giovedì 31 gennaio 2008

UNO x TUTTI ma, paradossalmente, TUTTI contro UNO. Chi vincerà?


Il seguente testo è quanto non mi è riuscito di postare per l’errore 500 del server Forum ATTUALITÀ La7 Community, nel topic da me creato, in «ARGOMENTO: Chi è l’utente Padidio?».

Cari amici forumers ed eventuali nuovi lettori, ho iniziato questo thread interrogante con una mia mail aperta all’INPS.

In effetti DOMANDAI all’INPS di conoscere i termini di legge, adottati nella mia fattispecie, per non aver ricevuto la “riccasomma di € 300,00, tanto sbandierata nelle TV statali, come provvidenza per i cittadini “meno fortunati”.

Per i lettori di Blogger che desiderano approfondire la lettura del topic, riporto il collegamento da kliccare:

Ho così postato tutto quanto poi è seguito., tanto che l’INPS mi ha elevato all’inizio 2008 aPERFETTA LETIZIA”.

All’ultimo giorno del corrente mese di gennaio 2008, desidero postare una ennesima notifica di convocazione, questa volta davanti alla “COMMISSIONE MEDICA DI VERIFICA PROVINCIALE” c/o Centro Medico Legale INPS di NAPOLI.
Questo è il testo di Raccomandata A.R., pervenutomi all’inizio del c.m.:

OGGETTO: Verbale di visita redatto a seguito di accertamenti sanitari effettuati nei riguardi del Sig. Inenascio Padidio.

Questa Commissione, nella riunione del 23-3-
07, ha esaminato il verbale di visita del 28-11-06, emesso nei confronti della S.V. dalla Commissione medica per l’accertamento delle invalidità civili dell’Azienda Sanitaria Locale Ds 81 ed ha ravvisato, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n° 295, l’esistenza dei presupposti per la sospensione della procedura e quindi di sottoporre la S.V. medesima a visita diretta per ulteriori accertamenti sanitari.

Si prega, pertanto,
la S.V. di volersi presentare il giorno 29 GEN. 2008 alle ore 15,30 presso questa Commissione medica, all’indirizzo sopraindicato, con un valido documento di riconoscimento, nonché fotocopia dello stesso, codice fiscale ed eventuale documentazione sanitaria in suo possesso rilasciata sia da strutture pubbliche che private.

Si fa presente che
la S.V., ove lo ritenga, potrà farsi assistere dal proprio medico di fiducia.
(omissis).
Ho immediatamente preavvisato la mia sorella MARIAGRAZIA., residente a Cosenza che, obbligatoriamente, si doveva scomodare da me per accompagnarmi, in quanto, avendo rivolto l’invito ad assistermi all’amatissimo amico medico di base, dottor A.P., questi ha declinato molto dispiaciuto, in quanto in detto giorno ed ora, aveva da adempiere i doveri professionali con tanti pazienti mutuati.
Ci tenevo a presentarmi assistito dal dottor A.P., perché sempre quando lo incontro per la prescrizione dei soli farmaci anti-ipertensivi e broncodilatatori, mi faccio tante belle risate. Egli mi rammenta testualmente:

«
Inenascio, ma tu sei arcimiliardario!....» ed io di rimando: «doctor…, tanto ricco da sentrimi IL PADRONE DEL MONDO!, perché ogni amato connazionale mi dovrà, per legge, riconoscere l’onorario di Lit. 100 miliardi, per la Lezione di Sapienza impartita, per il benessere di tutti gli Italiani, nessuno escluso!».

(N.B. - Apro parentesi per rammentare che sono soggetti a questo mio onorario — comunicato il
13 giugno 1994 al Ministro di Grazia e Giustizia, On.le Avv. Alfredo BIONDI del 1° Governo Berlusconi — unicamente i cari connazionali che detengono patrimoni mobiliari e immobiliari superiori a Lit. 6.000.000.000. È tutto scritto nella mia opera epistolare “LA DIVINA COMMEDIA BIS”, destinata a superare quella del Sommo Vate DANTE, mio illustrissimo predecessore).

Così, in detto giorno ed ora, mi sono presentato alla Commissione di Verifica, accompagnato da MG. in tenuta da letto, ovvero pigiama/tuta, con al petto incollato un foglio
bianco A/4, con 4 righi colorati verde e rosso (i colori della gloriosa Bandiera Italiana), recante così stampato 4 righi in corpo 96 grassetto: « CON I / PAZZI / DIVENTO / MUTO ».

In effetti sono ricorso alla stessa strategia efficacissima, inizialmente utilizzata con mio fratello
CIRO e moglie GRAZIA, quando noi 3 (per decisione irrinunciabile di mio fratello CIRO - contro la mia volontà - ci recammo alla consulenza neuropsichiatrica del Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, in data di mercoledì 2 marzo 1994; “scienziato” contattato subdolamente dalla cognata GRAZIA, per ottenere certificazione di essere io soggetto da curare obbligatoriamente (cc.dd.: Trattamento Psichiatrico Obbligatorio a cui io, grazie a Franco BASAGLIA, non volli assolutamente sottopormi, anche al costo della perdita — provvisoria secondo me — degli affetti più cari: 4 stupende donne (moglie e 3 figlie), a cui l’intera vita avevo dedicato, lavorando giorno e notte per il loro e mio bene materiale).

La seduta è durata non più di 2 soli minuti
.

Mi sono accomodato scoprendo il giaccone per mostrare al petto
la Verità che al mio cospetto sono, oggettivamente, TUTTI PAZZI (ovvero persone che «… hanno perduto il ben dell’intelletto» senza più il “dolce lume della Ragione” del “senso comune”.

Una dottoressa cominciò a chiedermi: «
Come vi chiamate?». Non l’avesse mai domandato! Immediatamente il mio volto espresse il massimo dell’indignazione e sdegno istintuale e impulsivo irrefrenabile.

Immediatamente, con molto buon garbo, rispose la sorella M.G.: «Dottoressa vi prego di scusarlo, leggete i numerosi responsi psichiatrici del D.S.M., dove è riportato che «Inenascio comunica soltanto per iscritto. Qui oggi ha fatto quanto fà sin dal 1994. Da allora anche le 3 figlie non l’hanno più guardato, né si sono curati di lui. È abbandonato da tutti i familiari e parenti. Sono solo io che mi prendo cura. Il guaio è che abito lontano ed ho 2 figli da badare. Lui abita nella proprietà di mia figlia sposata. L’abbiamo sistemato in un bugigattolo al piano terra, che egli considera una “reggia” e si dichiara felicissimo, abbiamo evitato così che finisse barbone di strada».

A questo punto ci fu decisamente la pronuncia che mi rasserenò immediatamente: «
Va bene, potete andare, non c’è altro!».

Lasciai alla Commissione… un elegante raccoglitore, dove spicca il seguente testo da me redatto:
Alla cortese attenzione della COMMISSIONE MEDICA DI VERIFICA PROVINCIALE
c/o Centro Medico Legale INPS - Via Galileo Ferraris n. 6-8 - NAPOLI

Anche senza
la Vs. convocazione, mi sarei ugualmente precipitato all’INPS per protestare, veementemente, per il mancato accredito, dall’inizio del nuovo anno, della pensione INVCIV, di € 310,00, in aggiunta a pensione VO di € 443,00. Detta pensione INVCIV la percepisco dal 1° novembre 1995, per la sola patologia psichica di “disturbo delirante”.

Patologia di “
disturbo delirante” che deriva unicamente dal terribile certificato e allucinante terapia del Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, in data 2 marzo 1994, che trasmetto negli Allegati 1 e 2.

Per l’evidente madornale
errore doloso di questo specialista medico, mi rivolsi reiteratamente (anni 1995-1997), ma invano, alla Procura della Repubblica, fino a commettere dei reati, pur di incontrare un Magistrato P.M. per spiegare le mie sacrosante ragioni, come si evince da un primo episodio provocatorio del
settembre 2003, presso il Policlinico napoletano, ai danni del primario di Medicina del Lavoro, Prof. Giuseppe PAOLISSO, e di varie altre persone, che trasmetto in Allegato 3.

Questo primario non mi volle querelare. Ed io perciò, all’atto delle dimissioni, gli feci mille scuse.

(L’intero reparto rise di seguito per una buona settimana).

Mi decisi così di reiterare il grave reato, in ben altra più efficace direzione, in data
.
25 novembre 2003.
Questa volta la provocazione la feci offendendo pesantemente il Procuratore capo di Napoli, dottor Agostino CORDOVA, il quale cadde nella mia trappola (tesagli proprio per desiderare molto che mi querelasse).

Trasmetto in
Allegato 4 fotocopia della sentenza di mia non imputabilità (per incapacità d’intendere e volere) e relativo “dispositivo della sentenza” del Giudice di pace penale di Roma, Avv. Laura CANCELLI, datata 8/5/2006.

Fino a qui è più che sufficiente, in forza del buon senso, della comune ragione e della legge, affinché Lor Signori Commissari dispongano, senza minimo indugio, di ripristinarmi sùbito la pensione INVCIV, senza la quale non mi è più praticamente possibile corrispondere
€ 150,00 per l’affitto e lavaggio indumenti / biancheria per il mio “manicomio privato”, dove vivo felicemente in totale e beata solitudine. Senza vedere le 3 dilette figlie dal 1994.
Ma se ciò, per i Commissari, ancora non bastasse, voglio informare ulteriormente di quanto segue:

Ai primi di gennaio 2003 (al compimento di 50 anni di onesto, laborioso e intensissimo lavoro di composizione tipografica, ad esclusivo beneficio della famiglia e della società), le mie condizioni fisiche si aggravarono tanto da non consentirmi di poter più effettuare una sola ora di lavoro.

Così in data
25/1/2003
produssi all’INPS “Domanda di inabilità".

Trasmetto in
Allegato 5 la risposta INPS del 4/4/2003, avente ad oggetto “REIEZIONE DOMANDA....”. Quando mi presentai al locale Patronato CGIL per il ricorso, l’impiegato addetto mi disse testualmente: «Signor Inenascio, ma Voi questa domanda non eravate in diritto di poterla fare, perché avete una contribuzione di lavoro artigiano effettuata fino all’anno 1984. Non avete un solo anno di contributi versati negli ultimi 5 anni e pertanto, acciaccato come state fisicamente, dal momento che vi ritrovate dal 1995 l’invalidità dell’80% per patologia psichica, vi consiglio di produrre, anziché il ricorso, immediatamente domanda di aggravamento dell’invalidità civile, dove risulterà che siete invalido totale prima del 65° anno d’età, dimodoché l’INPS, come previsto dalla legge, vi manterrà la pensione INVCIV che, in aggiunta a quella contributiva piuttosto magra, vi consentirà di poter vivere più dignitosamente.

Ringraziai l’impiegato del prezioso consiglio e mi precipitai a produrre
domanda di aggravamento in data

30/10/2003
(nel 64° anno di età).

Avrei dovuto essere convocato per disposizione di legge, entro
180 giorni. Vale a dire entro aprile 2004.

Trasmetto in
Allegato 6 il decreto dove sul retro è fotocopiata la prova che sono stato convocato il 02/5/2005, vale a dire 13 mesi dopo il limite massimo disposto dalla legge! Alla faccia della legge!

Trasmetto in
Allegato 7 il decreto precedente, relativo alla “rivedibilità a 5 anni”, dove pure ho accluso fotocopia della prova che sono stato convocato in data 21/10/2004. Decreto che doveva seguire quello del precedente Allegato 6, per tenere in debito conto l’aggravamento, non precederlo fraudolentemente come è avvenuto.

A imbrogliare le carte e “
uccidere” vilmente per “crudeltà mentale” un “
uomo morto” (sia chiaro: morto” per i familiari, parenti e conoscenti, ma non per me! che mi sento, anzi, l’uomo più potente del mondo) lo ha fatto, in maniera subdola e capziosa, il n. 1 della Medicina legale, nonché da lungo tempo capo Commissione per l’accertamento delle invalidità civili, dottor Gaetano PANE.

Ho incaricato, espressamente, il mio medico di base di comunicargli che quando sarà riconosciuto (dallo Stato e dalla Chiesa) che
IO SONO, il dottor PANE varcherà le patrie galere, per scontare almeno anni 3 di carcerazione, oltre a favorirmi interamente il patrimonio finanziario, senza godere della franchigia di Lit. 6 miliardi concessa a tutti gli amati connazionali, per risolvere, mediante la mia
''Sapienza" il Problema del “Debito pubblico” e quindi sistemare l’intera economia, prima italiana e poi mondiale, per scongiurare lApocalissi economica universale.

Cosa certa come la morte!

Dulcis in fundo, trasmetto l’ultimo Allegato 8 [cfr. foto allegata a questo articolo], con la proclamazione, che ho messo per iscritto (nella mia opera epistolare “LA DIVINA COMMEDIA BIS”), sin dall’Anno Santo 2000.

Trattasi della risposta alla nota domanda di
SENECA: «Chi guarirà l’umanità dei normali che sono malati?», unicamente il “folle saggio” sottoscritto!

Napoli, 29 gennaio 2008 -
Signor NESSUNO - alias Inenascio Padidio.

Allegati n. 8, ordinati in raccoglitore rosso
.

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Cari amici forumers ATTUALITÀ La7, qui molti di voi hanno manifestato di non leggere questi miei lunghi posts, perché noiosi, ma Vi assicuro che se andate a rileggere nel “Diario in ReteEASCIOBLOG di Blogger, non potrete non sorprenderVi della differenza abissale che passa tra il sito La7 e Blogger di Google.
Invito i gentili nostri moderatori a visionare EASCIOBLOG e riferire la loro impressione ai tecnici webmasters. Essi potranno emulare magnifiche tecniche, se vogliono davvero far schizzare in alto tutta la nostra bella Community La7.

Comunque io esclamo entusiasta un “
Evviva!” per entrambi e, ancora una volta esprimo la mia gratitudine per avermi offerto questa preziosissima ospitalità per far conoscere che il Pensiero e l’azione umana possono valicare ogni confine e che davvero, per dirla con SARTRE: «L’Uomo è misura di tutte le cose».

Cordiali saluti dal Vs. sempre aff.mo

Inenascio Padidio

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