giovedì 5 giugno 2008

YouTube - Il Pazzo di DIO autentico è il PADRONE DEL MONDO.




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PUBBLICAZIONE su YouTube del 05-06-2008

Riporto qui i dati da me registrati all'atto di agire, per la prima volta a pubblicare VIDEO, su YouTube.

TITOLO: Il Pazzo di DIO autentico è
il PADRONE DEL MONDO.


DESCRIZIONE:

Il sottoscritto "Pazzo di Dio", indubbiamente originale, autentico,
è amico amante dei connazionali, come lo è di tutti i propri simili,
indistintamente.
Dall'ottobre 1993 e fino al 2004, si è pregiato di
eleggere ad amabilissimi "
Amici
particolari
" le seguenti personalità:

1) ANNAMARIA CENCI - 2) VITTORIO SGARBI - 3) SILVIO BERLUSCONI - 4) ALFREDO BIONDI - 5) PIALUISA BIANCO - 6) ENRICO MENTANA - 7) P.FERDINANDO CASINI - 8) SABRINA FERILLI - 9) CARLO AZEGLIO CIAMPI - 10) EMANUELE SEVERINO - 11) GIULIANO FERILLI - 12) ORIANA FALLACI - 13) LIVIO FANZAGA.

Nei mesi scorsi, registrandosi sul capolavoro mondiale YouTube, non è riuscito a pubblicare un video (perché ignorante e perché di durata 30 minuti), creato nell'ottobre 1995, intitolato: LO SPLENDORE DELLA VERITÀ. Così è nata fortuitamente ieri pomeriggio, alle ore 18,25, la registrazione vocale (avvenuta in un ufficio postale, di una provincia della
"monnezza" di Napoli) a cui l'Autore divino ha associata l'attuale sua foto, quindi non è un video e dura 10,7 minuti.

Nella speranza che, per il momento, almeno questo venga accettato, l'Autore ringrazia molto YouTube e saluta cordialmente tutto il popolo www.

Il "pazzo di DIO", alias dr. Angelo Rossi da Napoli;

alias pincopallino, da Marengo; alias Nembo Kid, dall'Alto, alias Signor NESSUNO, alias

Inenascio Padidio
:) :) :)

Chi desidera conoscere un pochino di lui, legga il suo profilo visitando il recente DIARIO in rete, blog: http://eascioblog.blogspot.com./
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P.S.: Morale dell'audio/video: sulla spazzatura napoletana è nata una perla di valore incommensurabile, che diventerà patrimonio inestimabile "number one" dell'umanità, rimanendo il proprietario nell'umile nascondimento. Sono rose rosse d'Amore e fioriranno, per risolvere, ad ogni persona che viene al mondo, il "problema esistenziale", per una vita finalmente degna di essere vissuta.

Categoria: Persone e blog

Tag:

mistero, sapienza, pazzo_di_DIO, assoluto, trascendenza, umiltà, verità_divina

FINE testo pubblicato su YouTube.
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Innanzitutto voglio precisare il motivo che mi ha spinto ad avere necessità di accomodarmi all'Ufficio postale.
Sono cliente Banco/Posta da oltre 3 anni, quando feci le pratiche affinché per Telecom, ENEL e Acquedotto, non dovessi più recarmi allo sportello per pagare le fatture di queste utenze.
Nel controllare da Internet il mio conto Banco Posta all'inizio mese, ho notato che mancava l'addebito ENEL relativo all'ultima fattura di Euro 256,89 - Scadenza 26 maggio 2008.
Ricordo che quando mi pervenne la fattura ENEL, all'inizio del mese scorso, guardai appena l'importo e, in verità notai che alla fine vi era stranamente il bollettino da pagare, ma per me era evidente trattarsi di un disguido dell'impiegato dal momento che da anni le Poste Italiane pagano attingendo dal c/c postale.
Prima di inviare una mail di forte disappunto all'Ufficio ENEL, ho pensato intanto valesse la pena di pagare allo sportello, dal momento che mi dovevo recare all'annesso BANCOMAT per prelevare euro 300 per il fabbisogno spese di giugno.

Ora voglio riportare esattamente la tempistica della mia entrata/uscita nell'Ufficio postale centrale, dove certamente giocheranno tutti i numeri al lotto.
Sono arrivato nella piazza principale della città che rintoccava la campana dell'orologio del Santuario le ore 18,15.
Due minuti a piedi e si raggiunge l'Ufficio postale, dove sono arrivato alle ore 18,17.
Ricordandomi che si risparmiava tempo allo sportello se pagavo la bolletta in contanti, decisamente ho inserito la card nel BANCOMAT libero.
Ho prelevato euro 500 (200 in più), per effettuare il versamento della fattura indicato.

Nell'entrare, ho incontrato una guardia giurata ed ho chiesto a che ora era la chiusura.
«Dieci minuti perché chiudono alle 18.30», è stata la risposta. Io ho ribattuto: «Devo pagare soltanto la fattura ENEL, occorre un solo minuto, all'unico sportello riservato ai correntisti, quindi posso entrare benissimo, non ho fila da fare».

Appena entrato, sùbito sulla destra, allo sportello riservato ai correntisti, c'era una sola persona che sbrigava la sua pratica, mentre in fondo c'era un gruppetto di una dozzina di persone che facevano la fila su 2 sportelli, chiacchierando.
Io mi sono posto da solo dietro la persona, in attesa che terminasse la sua operazione, che è finita dopo 5-6 minuti. Ma quando si è liberato lo sportello e mancavano 4 minuti alla chiusura si sono precipitate 2-3 persone della fila in fondo alla mia sinistra.
Grande è stato il mio disappunto quando ho visto l'impiegata dare la precedenza a questi, precisandomi che lo sportello riservato ai correntisti non c'era più....e questi, a suo dire, stavano prima di me. È perché non m'ha avvisato prima?

Così è iniziata la bufera in un bicchiere d'acqua!

Ed è valsa la pena che l'abbia registrata (storta va', diritta vène, dicono a Napoli) così comincio a farmi conoscere meglio sul Web e, per la seconda volta dopo 14 anni, anche nella mia bellissima città natìa, a cui sono affezionatissimo come un gatto.





lunedì 2 giugno 2008

Per risolvere il Problema di tutti i problemi: il Debito pubblico delle Nazioni, a partire dall' ITALIA (2^ ediz. integrata).


Ecco l’uomo spirituale, che ha fede in Cristo, senza il dubbio.
Possiede la chiave per aprire agli uomini tutte le porte.
È il JOLLY d'Italia, per edificare un mondo meraviglioso.


In questo fausto giorno, nel mio DIARIO in Rete, voglio registrare questo post (4.681 parole, 31.142 battute), dopo averlo pubblicato un po' ridotto (3.379 parole, 22.403 battute) alla fine di maggio sul periodico settimanale online http://www.cssnews.it/. (Sezione iPUSHER), dove nei mesi scorsi ho pubblicato un articolo intitolato PER MIGLIORARE L'ITALIA E IL MONDO, molto riduttivo rispetto all'attuale titolo. Così feci a quell'articolo un COMMENTO a me stesso e annunciai un'altro articolo, a me più congeniale.
Poiché il giorno 13 maggio 2008 si è commemorato il 30° anniversario della legge BASAGLIA, mi sono sentito obbligato a pubblicare l'articolo promesso, soprattutto per onorare la memoria del galantuomo, sommo psichiatra/parlamentare FRANCO BASAGLIA (a cui debbo 15 anni di feconda operatività, certo di non poter essere rinchiuso in manicomio pubblico, dove non avrei mai potuto avere tutti i mezzi di cancelleria e di studio e, recentissimamente telematici, che ho potuto avere vivendo, in assoluta solitudine nel piccolo "manicomio privato" di mq 16, in cui i familiari di origine mi hanno relegato dal 2/3/1994, adagiandosi su un terribile certificato neuropsichiatrico di un insigne uomo di scienza neurologica). Mi sono così magnificamente sdebitato.
Saluto caramente, non solo i pochi amici virtuali della rete ma tutti gli utenti e colleghi Blogger. Abbiate un po' di pazienza nel leggere, ne vale davvero la pena. Buona lettura!
Tornando all'interessantissimo thread, con quale invenzione si risolve il PROBLEMA?
Con la divina
LEZIONE DI SAPIENZA AI MORTALI NEL MONDO, PER VIVERE TUTTI IN BENESSERE AUTENTICO ETOTALMENTE APPAGATI NELL’ALDIQUA, OGNUNO NELLA CONDIZIONE IN CUI SI TROVA A VIVERE.
In questo post mi rivolgo, per esemplificare: al teologo tedesco J. RATZINGER; ai politici S. BERLUSCONI e W. VELTRONI; al CICAP, nelle persone dei soci fondatori P. ANGELA, M. POLIDORO e S. FERLUGA; all’introduttore della metafisica in Italia, filosofo E. SEVERINO; al fondatore dell’Ospedale San Raffaele di Milano, don L. VERZÈ, con il capo dell’equipe medica scopritore del gene Emx2 architetto del cervello, biologo E. BONCINELLI; infine a M. ALBERTIN dell’UAAR; al glorioso Popolo Italiano,… a tutti i miei amati simili del Pianeta Terra.
E allora, che cosa ho escogitato per guadagnare tanti soldi sufficienti a far sì che lo Stato Italiano non debba più essere costretto a pagare mensilmente circa 6 miliardi di euro per i soli interessi sul debito?
Risposta:
A partire dal 25 ottobre 1993, in maniera arcana, mi sono sentito possedere una mente particolarmente ACUTA, in termini di intelligenza e quindi Sapienza, che è conoscenza.
Ecco come è iniziata la mia grande Opera epistolare intitolata «LA DIVINA COMMEDIA BIS» (Cfr.
http://eascioblog.blogspot.com/2008_03_01_archive.html).
Opera epistolare che ha registrata la mia vicenda di vita vissuta e, man mano che è stata scritta in atti (dal 25/10/1993 al 25/10/2005), è stata depositata presso il noto critico d’arte e parlamentare V. SGARBI, unitamente al primo editore italiano, nella persona dell’attuale capo del governo S. BERLUSCONI all'inizio del 1994.
Così combinato approfittai di una banalissima lite in famiglia di origine, avvenuta mercoledì 23 febbraio 1994, per squallidi motivi di interessi ereditari, dove io SIMULAI una persona affetta da acutissima "Psicosi delirante" (dall’indubbia disintegrazione dell’io), per vincere la sorella MARIAGRAZIA, che gridava come una pazza (in effetti, io la sovrastai immensamente nelle grida per poterla vincere), ma senza trascendere assolutamente a vie di fatto, ovvero, solo grida bestiali altisonanti, di fattura inedita, che posso sempre replicare alla TV come, quando e quanto voglio, tanto da indurre in errore i più grandi psichiatri nazionali e internazionali.
Spero si possa realizzare al più presto un video da pubblicare su YouTube per la visione al mondo intero. Così ogni popolo ne sarà a conoscenza, traendone giovamento.
Detta sorella, unitamente al fratello CIRO e consorte GRAZIA, a mia insaputa, riferirono l’episodio burrascoso al noto scienziato neurologo di fama nazionale, Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA e questi, lavorando di fantasia, con immensa scellerata superficialità, senza minimo controllo psichiatrico, certificò la mia sublime simulazione come il sintomo della terribile malattia psichiatrica di "Psicosi delirante".
Detto specialista medico, la sera di mercoledì 2 marzo 1994 (dopo 7 gg. dalla lite, peraltro già pacificamente sedata), consegnò ai succitati familiari, sempre a mia insaputa, detto terribile certificato, con allegata un’allucinante terapia obbligatoria e intensa di 30 gg., a base massiccia di «HALDOL in fiale e gocce 3 volte/die, elevando la dose dopo 5 gg».
Il giorno successivo alla consulenza medico-specialistica, ordinata a mio nome, i familiari mi diedero 7 ore di tempo, con la generosa offerta di Lit. 50 milioni, affinché fossi consenziente a sottopormi alla cura specialistica, avvertendomi che, in caso di mio rifiuto, mi dovevo considerare FUORI per sempre dalla famiglia, perché si vergognavano profondamente di avere un familiare "pazzo".
Nei successivi mesi di aprile-maggio 1994, dopo l’indifferenza (x mancanza di soldi) di 3-4 avvocati a cui mi rivolsi, denunciai la vicenda di malasanità ai direttori di quotidiani, a partire da Napoli, con S. ZAVOLI del Mattino; W. VELTRONI dell’Unità; I. MONTANELLI del suo nascente giornale La Voce; V. FELTRI al Giornale; P.L. Bianco all’Indipendente. In risposta: silenzio di tomba! Giunsi così, il 13 giugno 1994, a rivolgermi, in extremis, al Ministro di Grazia e Giustizia dell’allora 1° governo BERLUSCONI, Avv. A. BIONDI.
Al Ministro/giurista altamente considerato, mandai una lettera, per fax e Raccomandata A.R.  dove feci presente che mi trovavo in uno stato di "morte civile", a causa del madornale errore del professor BONAVITA, poi allegai un mio componimento (creato in data 4 maggio 1994) formato da 33 cartelle dattiloscritte + 3 allegati, intitolato: «UNA BREVE BELLISSIMA STORIA TRIONFALE DI GIUSTIZIA E D’AMORE».
Ne riassumo il contenuto.



Informavo di essere uno studioso autodidatta che, nell’intensa e laboriosissima quarantennale vita lavorativa, avendo composto oltre 3000 volumi editoriali, avevo acquisito un’acutezza mentale tanto grande da aver deciso di commercializzarla, impartendo "Lezioni di Sapienza" semplice (onorario Lit. 100 miliardi) e speciale (onorario: l’intero patrimonio del soggetto!).
Aggiunsi che in queste condizioni, mai avrei potuto pensare di avere un solo cliente, invece ne avevo già trovato 1 grasso e grosso, nella persona del Chiar.mo Prof. V. BONAVITA.
Ricordo che gioioso dissi a mia moglie: «Annamaria,... questa volta ho azzeccato un 13 arcimiliardario, spero di riscuoterlo e ti compererò non solo la casa in affitto, che è in vendita, ma anche il palazzo di fronte!».
Nella mia appassionatissima vita lavorativa trascorsa, avevo acquisito la certezza bene sperimentata, che chi sbaglia... PAGA!).
Chi l'avrebbe mai potuto immaginare!
Oggi, dopo 14 anni, con quelle tariffe, ho per clientela tutti i miei amati connazionali!
Erranti, palesemente, nei miei confronti. Nasce così il mio DIRITTO SOGGETTIVO ASSOLUTO, che, è tutelato e salvaguardato nel nostro Stato di Diritto e, pertanto, è da riconoscere o omologare, erga omnes ineluttabilmente. Mi dovranno pagare per legge, tanto più che, per i tanti soldi, vi è forte e tenace il mio interesse, legittimo, a liberarci dall’insostenibile fardello del "Debito Pubblico", che determina perennemente la lotta politica di tutti contro tutti.
Quando sarà abbattuto questo Moloch di "Debito pubblico", si ripristinerà il primato della Politica (nobilissima arte del possibile) e avremo TUTTI i viventi a favore di TUTTI e non più solo per se stessi; a garanzia v'è l'indubitabile mia persona che, per eventuali irragionevoli irriducibili, sistemerà 'bene' LUCIFERO, capo dei capidiavoli pentito (come il sanguinario BRUSCA) e, pertanto, da me eletto nel febbraio 2007: GIUDICE SUPREMO UNIVERSALE... terribile non più nell'aldilà di Dante Alighieri (per cui resta sempre competente la Chiesa cattolica) ma nell'aldiqua di Inenascio Padidio, successore del Sommo Vate, come squisito laico cristiano

Dall’Italia copieranno tutte le Nazioni, riconoscendo il sottoscritto: autentico "Pazzo di Dio", dimostrato in maniera SOLARE, ovvero inconfutabile e incontrovertibile.
Il Ministro Biondi, UNICO, a rispondermi positivamente, con tanto di protocollo n. 1706 (1045/94) del 7 luglio 1994. Anche se così si espresse: «…dolente di comunicarLe che, da un attento esame della pratica, non si evince alcuna possibilità di intervento, trattandosi di questione che non rientra nelle competenze di questo Ministero. Pertanto nell’augurarLe che tale vicenda si concluda al più presto nel senso da Lei desiderato, colgo l’occasione per inviarLe i miei migliori saluti».
Questa risposta, di valore giuridico esatto, contribuì a togliermi ogni dubbio circa il principio legale rispetto al quale il BONAVITA, in virtù della DURA LEX SED LEX, era obbligato a favorirmi l’intero patrimonio, consistente in migliaia di miliardi "a palate" (per sentito dire, il professore è proprietario di mezza Messina, inoltre effettua prenotazioni di consulenze costosissime anche sul treno in viaggio, quando ivi si reca). Una sorta di lotta tra «Davide e Golìa» nel decennio finale del XX secolo.
All’inizio del 1995 produssi un esposto dettagliatissimo alla Procura di Napoli, allegando 5 prove probanti, con l’istanza di convocazione immediata del Professore BONAVITA, a cui io avrei ripetuto la dimostrazione della capacità di SIMULAZIONE perfetta, di una persona in fase acutissima di "Psicosi delirante" e poi sùbito rivelarmi, sotto rigoroso controllo neurologico, persona in calma perfettissima.
Preciso che nel maggio 1994, tramite il Chiar.mo Prof. R. AJELLO, omologo dello specialista medico ma nella disciplina del Diritto (un pari cattedratico collega del professore baccalà, che conosceva bene la mia tenacia, precisione e laboriosità, da un precedente rapporto di lavoro avvenuto dal 1978 al 1990); gli comunicai che ero disponibilissimo ad offrire una transazione amichevole al professore, garantendo che non sarebbe stata minimamente scalfita l'altissima Sua dignità di scienziato neurologo.
Mi avrebbe risarcito solo di Lit. 3 miliardi, che io avrei giustificato di possedere per vincita al totocalcio.
Allora pensavo di trattenere 1/3 della "vincita" (per acquistare casa a moglie e 3 figlie tutte volenterose negli studi universitari per laurearsi) e gli altri 2/3 mandarli al Signor Presidente della Repubblica O.L. SCALFARO, quale inizio di sottoscrizione nazionale in favore del "Debito pubblico".
Ma il Bonavita fu sordo assoluto, di superbia immensa, illudendosi di avere potenza da dio.
Purtroppo, l’istanza in Procura fu miseramente archiviata, senza neanche darmene notificazione, per un ostacolo insormontabile: nel Tribunale di Napoli è attivo il Giudice BONAVITA, figlia dello specialista medico.
Questo me lo rivelò 8 anni dopo un avvocato che, nel settembre 2003, compenetrandosi della mia situazione, tentò di riabilitarmi, per consentirmi di rientrare a testa alta in famiglia, dopo una transazione extragiudiziale di sole Lit. 12 miliardi, da ricevere in risarcimento, che io avrei devoluto alle mie 3 figlie e alla loro zia LIDIA, al posto di mia moglie ANNAMARIA, deceduta per la depressione causata dalla separazione dall'unico compagno di vita, il 18/11/1997). Niente di niente!
Fu così che decisi, volontariamente, di commettere, da persona incensurata, il reato della gravissima offesa all'onore e al decoro del procuratore capo di Napoli dottor A. CORDOVA; nell'esposto del 25/11/2003, da me personalmente consegnato, dopo il rifiuto dell'Arma dei Carabinieri di accettarlo, nel giorno della commemorazione e funerali dei martiri di Nassirja: 18/11/2003, ovvero, nella settimana precedente al mio accomodo in Procura. Come fu possibile? Una Procura napoletana che lascia un cittadino in abominevole "morte civile", senza correggere un madornale errore medico! Riconciliare così ben 4 famiglie disintegrate. Il dottor CORDOVA (cliente o interlocutore, guarda 'caso', n. 66/333), oltre al patrimonio che mi dovrà favorire, sappia che varcherà anche le patrie galere per anni 4 di carcerazione, come da sentenza, inappellabile (lo consentiranno tranquillamente senza dissentire, l'emerito proc. gen. della Suprema Corte di Cassazione, G. FAVARA e il successore L. DELLI PRISCOLI, che pure mi conoscono bene, dall'oceano di corrispondenza Raccomandata A.R., inviata loro in data 28 aprile 2006 e 22 febbraio 2007); sentenza emessa da LUCIFERO, a cui lo consegnai quando il Cordova decise di querelarmi, con mia somma gioia, qualunque fosse stata la Sua reazione nei miei confronti.
Intanto, in data 24 dicembre 2007, dopo 13 anni di assenza totale, mi ha scritto per la prima volta l’ultima diletta figlia CINZIA, classe 1972, annunciandomi la dipartita della sorella LINDA, classe 1968 (la sua foto è QUI) mentre alla primogenita VALERIA, classe 1966, sociologa in Roma, le ho inviato, in data 14/12/2006, una Raccomandata A.R. presso il Sindaco di Roma W. VELTRONI, affinché gliela recapitasse.
Nessun riscontro, né dal Sindaco VELTRONI, né dalla figlia.
Eccovi il "Pazzo di Dio", che dimostra tangibilmente che i VERI pazzi di se stessi, autoprivati «del ben dell’intelletto» per illusione di libertà, siete Voi tutti, cari connazionali, che vivete nel gigantesco «manicomio Italia», che soltanto io posso finalmente liberare, dal mio minuscolo «manicomio privato» di mq. 16, dove vivo in affitto (dal 01/01/2004), FELICEMENTE, nella «Pienezza dell’Essere», negletto, in solitudine assoluta, dal lontano 2 marzo 1994, a cui nessuno può né togliere, né aggiungere una sola briciola di benessere, consolidatosi dal dicembre 2005.
Non mi resta che passare alle personalità, esemplificative, innanzi menzionate.
Il cittadino Tedesco, Cardinale J. RATZINGER (mio 'cliente', o interlocutore, n. 128/333), S. BERLUSCONI (n. 76/333) e W. VELTRONI (n. 239/333); questi "clienti, o interlocutori, privilegiati", ricevettero a fine dicembre 2000, la XIII Epistola dell’Opera omnia LA DIVINA COMMEDIA BIS (fascicolo di pp. XXXIV+ 88), con allegato documento personalizzato, assegnato ad oltre 333 personalità, in rappresentanza dell’intero Popolo Italiano, recante sul verso la mia DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ e sul retro i dati del 'cliente', e poi ancora il titolo: «TERTIO MILLENNIO PROVOCATIO. L’Umanità e “La Sfida del Terzo Millennio” nel Glorioso Popolo Italiano».

Per l’incontro annunciato di Venerdì 6 giugno 2008, tra il Presidente BERLUSCONI e S.S. BENEDETTO XVI, rammento al chiacchieratissimo capo del governo, a cui ho sempre auspicato (sin dal gennaio 1994) divenisse ciò che desidera divenire, oggi però non prima di favorirmi interamente tutto il Suo patrimonio, quale mio onorario, e gli rammento che nessuno lo sfratterà da "Villa Arcore" e dalla proprietà delle vacanze estive, perché disporrà di un assegno in bianco, che lui stesso compilerà liberamente, stabilendo l'importo per le proprie necessità di Statista di nomèa mondiale (esattamente, come da me già disposto nella XIII Epistola finale dell’Opera cit.); mentre al Sommo Pontefice rammento che Egli è stato, da Cardinale Teologo, l’unico mio punto di riferimento, sin dalla pubblicazione negli anni ’90 del volumetto «CREAZIONE E PECCATO», dove confutava brillantemente il biologo francese di fama mondiale, darwinista J. MONOD, Il caso e la necessità.

Quindi è stato il mio maestro che mi ha fermamente convinto (assieme al mitico scienziato ENRICO MEDI) che il CASO è, questo sì, assolutamente inesistente ed è la più grande BUFALA di cui, da sempre, è vittima l’umanità e di cui ci si dovrà ineluttabilmente liberare.
Poi gli rammento di avergli preannunciato, con una Posta prioritaria (verificabile), l’elezione alla Cattedra di Pietro e per questo pure manifestato, scripta manent, il mio tripudio di gioia nel giorno dell’elezione.
Sua Santità deve riconoscere di avermi scandalizzato come un bambino, alla fine di dicembre 2005.
Deve riconoscere, come Cimabue riconobbe l’allievo Giotto, di essere stato da me superato, attenendosi soprattutto all’articolo 99 del Codice di Diritto Canonico, dove la mia persona «… si ritiene non responsabile dei suoi atti ed è assimilato ai bambini», esattamente proprio come ha sentenziato, in data 8/5/2006, il Giudice di Pace penale del Tribunale di Roma, Avv. Laura CANCELLI, assolvendomi dal reato ascrittomi « … perché commesso da persona "non imputabile per Incapacità d’intendere e volere"».


Tengo a precisare che il patrimonio che mi dovrà favorire, sarà da me interamente devoluto al fiero Popolo Tedesco, a favore del Debito pubblico della Germania, Nazione che copierà sùbito felicemente l’Italia.

Il Presidente del governo ombra W. VELTRONI (cliente n. 239/333), amante e promotore del dialogo è invitato espressamente a dialogare con me e consideri che il patrimonio che mi dovrà favorire, è indispensabile ad assicurare il futuro (in benessere) a sé, alle proprie figlie e a tutti i suoi cari. Lo scongiuro di rispondere, anche per comunicarmi l’indirizzo postale di mia figlia VALERIA.
Non facendolo disonora solo se stesso, essendo nei miei confronti, come chiunque (compreso il Pontefice): totalmente incapace d’intendere e, pertanto, liberamente volere, a cui io nulla posso imputare o incolpare, ritenendolo innocente, come lo è la sua concittadina romana, mia diletta primogenita VALERIA che, mettendola al mondo in seguito a regolare matrimonio, ho lavorato 30 anni il doppio (1963-1992) per la gioia (condivisa con mia moglie) di vederla laureata. Ma Lei, dal 1994 non desidera, non dico di farsi vedere, ma neanche di leggermi o scrivermi; questo con mio beneplacito, perché intanto sconto gli errori commessi, per essermi preoccupato solo di procacciare soldi a moglie e prole (rammento la gioia che provavo nell'assegnare 1000 lire al giorno ad ognuna di esse, sin dai primi anni di vita, per ingrassare il loro "porcellino", da ricorrervi per i "regalini", che amorevolmente si scambiavano e, perdippiù, dimostro l’eguale esatto rapporto, fallace e sconvenientissimo, esistente tra Dio/Padre Creatore Celeste e gli uomini che, così comportandosi, vivono tutti con la coscienza eternamente infelice, senza neanche minimamente intaccare la STATICITÀ divina (sia quella mia con le figlie, sia quella di Dio con gli uomini, stessa, identica tale e quale deplorevole situazione).


Per il CICAP, ai soci fondatori P. ANGELA ('cliente', o interlocutore, n. 159/333), M. POLIDORO (n. 154/333) e S. FERLUGA (n. 153/333), informo che il sottoscritto è entusiasta socio ordinario CICAP, dal giugno 2000 [scadenza: settembre 2009]. Dalla mia ineffabile SFIDA di responsabilità, lanciata nel dicembre 2000, sono trascorsi 8 lunghi anni e non si può ancora rimandare il controllo scientifico, col rigoroso metodo galileiano, del mio evidentissimo Spirito SOPRANNATURALE.
Al formidabile indagatore dell’insolito M. POLIDORO, a cui ho spedito, in data 22/2/2007 Lettera di trasmissione di ben 12 documenti personali, con la sola riserva di trasmettere il definitivo decreto d’invalidità civile, dove la Commissione Medica di Verifica dell’INPS di Napoli, in data 29/1/2008, mi ha attribuito il codice 06, che è quello massimo invalidante previsto dalla OMS, con decorrenza 23/3/2006).
Attendo un Suo riscontro per inviargliene copia e ancora consiglio al simpaticissimo POLIDORO di comunicare al Suo maestro americano J. RANDI che, finalmente, è uscito l’assegnatario del famoso premio da 1 milione di dollari, giacente impagato da lungo tempo, che io ancora ripeto di devolvere per metà al CICAP (valoroso scopritore di falsi maghi truffatori) e per l’altra metà alla benemerita organizzazione MEDICI SENZA FRONTIERE onlus [di cui sono gioioso donatore n. 0842833, di euro 20 mensili, a mezzo B/Poste, decorrenza 1/3/2006]. Gli consiglio di suggerire a J. RANDI di riconoscermi l’onorario di Lit. 100 miliardi (lo proporrò anche ai simpaticissimi coniugi BILL & MELINDA GATES, che godono di mia immensa simpatia), cosicché,... vale quanto scritto per il cittadino tedesco J. RATZINGER: ne gioverà in toto esclusivamente il democraticissimo Popolo Americano. Si faccia BILL GATES promotore [per favore, qualcuno che può, glielo comunichi, in Inglese, a nome mio, che so comunicare discretamente soltanto in lingua "Napolitaliana". Grazie! ], per conseguire così la felicissima soluzione del primario «Debito pubblico statunitense», tanto per scongiurare che la Cina possa comperare l’America, che vedrebbe collassare economicamente tutto il globo terrestre, con lo scoppio di conflitto nucleare mondiale, con atrocità e orrore inimmaginabile.


Rammento che la preziosissima franchigia da me istituita di Lit. 6.000.000.000 [originariamente era della metà, da me stabilita nel 1994, oggi l'ho rivalutata]; pagheranno l’onorario, per la mia «Lezione universale di Sapienza», soltanto le persone che detengono patrimonio mobiliare e immobiliare superiore a detto importo (presumo sarebbero circa l’1% i 'paperoni' ricchi del mondo in grado di pagarmi l'onorario). Toglierei loro semplicemente il superfluo, che però determina squilibri e sciagure immani all’80% della gente (oltre 5 miliardi di persone).


Per il parmenideo filosofo E. SEVERINO (cliente n. 134/333): è stato l’altro mio Cimabue in Filosofia. Mi appassionai ai Suoi studi da quando lo conobbi nel gennaio 1997. Mi sono sciroppato gran parte dei Suoi libri, pagando tanti e tanti quattrini. È addivenuto alla Verità metafisica perché gli piace spesso dire: «… siamo dei re che credono di essere dei mendicanti» (re, come io ho dimostrato di essere con la vita di fatto, non teorizzando).
Il Suo madornale errore, ancora lo ripeto dopo 8 anni, è quello di ritenere il Dio cristiano non 'troppo' ma 'troppo poco', senza considerare 2000 anni di sofferenze atroci che hanno completate le sofferenze di Cristo, benedetto in eterno.


SEVERINO si deve convincere che l’Essere di Parmenide è proprio il Dio cristiano della Rivelazione, «infinitamente superiore a qualsiasi Dio» della mitologia greca, o umanamente pensabile, riepilogato nel Signore Gesù Cristo, il cui Spirito Paraclito promesso, ha preso pienamente possesso della mia persona, eleggendomi a Suo NULLA «che annulla tutte le cose che sono». L'Apostolo Paolo docet.


SEVERINO abbia l'umiltà di riconoscersi il più stolto degli uomini, al mio cospetto, e prenda atto che io, da allievo autodidatta, l’ho superato brillantemente in Sapienza teologica.

Passi dal segno negativo [—] a quello, coincidente col mio, positivo [+].

Mi favorisca di buon grado interamente il proprio patrimonio, e continui a vivere da re come vivo io, anche percependo, fino ad oggi, dal 1° gennaio 2008, una sola pensione artigiana «VO» di euro 443 mensili, in attesa di ricevere, spero fra breve, le provvidenze di legge previste per la mia invalidità civile totale, definitivamente accertata.


Al Presidente dell’Ospedale S. Raffaele di Milano, don L. VERZÈ ('cliente', o interlocutore, n. 255/333) pongo una sola domanda: Com'è possibile che nell’eccellente Ospedale che presiede v’è qualcuno che m’incute tanta, ma tanta compassione come, ad esempio, il genetista E. BONCINELLI ('cliente', o interlocutore, n. 256/333), il quale deficita di retta ragione, come se nella 'zuccona' avesse segatura al posto dei neuroni, per dimostrarsi materialista irriducibile?. Spero tanto per Lui,... che materialista lo sia ancora per poco tempo.


Tanto BONCINELLI mi ha dimostrato, in una comparsata su Rai3, nell’intelligente 8^ puntata di GARGANTUÀ, trasmissione che. deliziosamente, ho visto fortuitamente a tarda sera di martedi 28 maggio scorso.

Ho registrato e trascrivo il seguente Suo intervento, in risposta alla domanda di uno studente di nome

ANDREA: «Noi siamo abituati a pensare alla coscienza in termini spirituali, lei, nel suo ultimo libro: L'etica della vita, appena uscito da Rizzoli, suggerisce invece che la scienza è ormai prossima a spiegare come la coscienza emerga da una relazione tra cellule del cervello, i cc.dd. neuroni. Ecco... le volevo chiedere: questa visione materialista e questa spirituale sono in qualche modo conciliabili? ».


BONCINELLI: «Io sono uno scienziato… (la gentile moderatrice s'intromette esclamando: 'Quindi no!') cos'è lo spirito non l'ho mai saputo, non l'ho mai incontrato, nessuno me lo ha mai detto. Io vedo delle cose tangibili, che fanno dei veri e propri miracoli, perché noi siamo qui mica perché c'è stata una ventata di spirito, c'è stata una serie di molecole che dài oggi, dài domani, le cellule hanno creato quello che abbiamo creato, compreso la trasmissione come questa. Quindi si può arrivare allo spirito anche, o forse solo, passando per la materia. Nel fatto specifico, nella nostra testa ci sono cellule nervose, che sono neuroni che comunicano. Ci abbiamo 100 miliardi di cellule che si toccano con una media di 10 mila contatti che fa 1 milione di miliardi di contatti nella nostra testa. Questi sono un po' tanti, diciamo la verità, perché ci possa essere un controllo da parte dei geni. Un controllo da parte di quello che mangiamo, un controllo diretto. Quindi cè libertà. Questa libertà ci fa fare un sacco di cose. Anche gli animali sono consapevoli di quello che stanno facendo, di quello che vogliono fare, di quello che possono fare, però non parlano. Noi ci abbiamo la stessa consapevolezza degli animali, frutto di circuiti cellulari. Più abbiamo questa che si chiama normalmente sapere di sapere, essere coscienti di essere coscienti, che richiede ancora probabilmente una spiegazione interessante e io ho dato un mio modello qualche anno fa ma francamente non riesco a vedere come non si possa arrivare tutto, ma per tutto, passando per ragionamenti fondati, basati sulla realtà e che danno certi risultati».


Professor BONCINELLI, alla luce della mia persona, si rende conto delle baggianate dette in TV, che davvero danneggiano la vita futura di tanti nostri giovani? Spero che leggendomi si renda conto e prenda atto essere io la personificazione della «ventata di spirito» che non ha mai vista, né Lei, né tantissimi colleghi scienziati atei, agnostici e scettici. Mi favorisca l’intero patrimonio, quale mio onorario per la «Lezione speciale di Sapienza» impartitoLe. Si auto-emendi e viva in pace e benessere come vivo io.


Nella stessa ottima trasmissione di Rai3 (cfr. mio commento sugli ospiti
http://gargantua.blog.rai.it/2008/05/27/gli-ospiti-dellottava-puntata/#comments),ho avuto la gioia di vedere, per la seconda volta, il grande economista francese SERGE LATOUCHE; ho condiviso in toto tutto quanto ha affermato.
Il suo «BREVE TRATTATO SULLA DECRESCITA SERENA», che spero di leggere prossimamente [proprio questa mattina l'ho ordinato a www.ibs.it], penso possa essere di validissimo ausilio per raggiungere il traguardo della Magistrale Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, che ha ben 127 anni di vita, dall’immortale «Rerum Novarum» di Leone XIII del 1881.
Questo Autore di nuova scienza economica, con strenua salvaguardia del Pianeta Terra e per lenire tutte le piaghe inferte dall’uomo vecchio, mi ha molto affascinato il Suo «Programma delle 8 R: rivalutare, ricontestualizzare, ristrutturare, rilocalizzare, ridistribuire, ridurre, riutilizzare, riciclare. Tutte insieme possono portare, nel tempo, ad una decrescita serena, conviviale e pacifica». Ho aggiunto il mio Amen!
Gli ho inviato una mail del mio commento e invitato a conoscere più approfonditamente (come io voglio di Lui) la mia persona, che è VERA/FALSA nello stesso tempo, avendo superato il parmenideo «Principio di non contraddizione» per aver raggiunto, da persona finita, l' infinito divino.


Infine, all’UAAR mi dovrebbero già conoscere per aver ricevuto, per conoscenza, recenti mie mails.
Si dovrebbe ricordare meglio di me, sperando sia sempre vivente, il Coordinatore del Circolo UAAR di Padova, attivo alla fine 2000, Signor M. ALBERTIN (cliente n. 152/333).


Del Comitato di Presidenza, cito i nomi più noti di D. MAINARDI, P.G. ODIFREDDI, M. HACK, V. POCAR, S. STAINO,... e domando:
Amati connazionali dell'UAAR, a proposito di Dario BERNAZZA, La soluzione del problema Dio, approfondite la conoscenza della mia persona e non potete non prendere atto che ho dimostrato, incontrovertibilmente, di essere io semplicemente il quid; ovvero tutto e il contrario di tutto; attraverso di me si è verificata VERA la tesi sostenuta dal venerabile autore citato D. BERNAZZA, cioè « che solo Dio può risolvere il problema Dio».


All’inizio di questo 3° millennio così è piaciuto a Dio risolvere (servendosi dell'emerito imbecille sottoscritto), per il benessere autentico dell’intera umanità, non più orribilmente massacrata dalla malvagità umana (cretineria, l'etichettava l'indimenticabile FALLACI), destinata a sparire, pur vivendo l’uomo sempre per Fede e nell’immortalità del peccato, da controllare mediante il "libero arbitrio".
Spero così che mi possiate riconoscere l’onorario di sole Lit. 100 miliardi per la «Lezione di Sapienza» semplice, impartita a tutti gli amati connazionali che detengono patrimoni mobiliari e immobiliari superiori a Lit. 6.000.000.000.

Solo gratitudine, per il dono ricevuto, mi dovranno tutti coloro che non superano detta franchigia.

Nessuno osi più domandare l’inutile «Chi ha creato Dio?» e senza chiedere a me alcun «Perché…? ».
Avrei solo da rispondere «perché IO non ho perché, perché IO SONO il perché!».

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AVVERTENZA

A partire dal 25 ottobre 1993, inizio della mia Opera epistolare, ho affermato scripta manent che "LA DIVINA COMMEDIA BIS", sostituirà, senza nulla togliere alla celeberrima COMMEDIA del Sommo Vate DANTE ALIGHIERI, mio illustre predecessore e di cui, recentemente tanto ci ha deliziato il simpatico comico BENIGNI. Amen!
Dr. Angelo Rossi da Napoli, alias Pinco Pallino da Marengo, alias Nembo Kid dall'Alto, alias Signor NESSUNO, alias
Inenascio Padidio :) :) :)

P.S.: Alla fine di questa fausta giornata, mi resta soltanto fare il mio DOVERE di inviare il link del presente post, sul FORM quirinale.it, in OMAGGIO al Capo dello Stato, On.le G. NAPOLITANO, divenuto anch'Egli mio "cliente privilegiato" n. over/333 (clienti soggetti a mio "onorario" speciale). Glielo notificai con Raccomandata postale del 18 novembre 2006, per includere anche chi nel dicembre dell'Anno Santo 2000 mi era sfuggito: Segretario di Stato Vaticano, Cardinale T. BERTONE; Senatore F. MARINI; il Divo perennemente attuale, Senatore G. ANDREOTTI; la sempre simpaticissima, Senatrice vitae Nobel R. LEVI-MONTALCINI; infine, l'ex Ministro della Giustizia, Senatore C. MASTELLA; tutti prelibati 'clienti' numerati over/333 ed hanno ricevuto il documento personalizzato, SFIDA ineffabile: DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ, nella ricorrenza del 7° anno di mia esistenza come "Pazzo di Dio": 25 Ottobre 2000. Non si devono rammaricare di favorirmi interamente i personali patrimoni mobiliari e immobiliari. Considerino che sono degnissimamente accompagnati da oltre 300 altre massime Personalità, di cui qui ne accenno soltanto 5: l'emerito Presidente C. AZEGLIO CIAMPI (n. 13/333); l'emerito Governatore A. FAZIO (n. 101/333); i magnati capitani industriali: M. TRONCHETTI PROVERA (n. 171/333); E. MARCEGAGLIA (n. 233/333); L. CORDERO di MONTEZEMOLO (n. 299/333)...
Infine, alle prime luci del nuovo giorno invierò, sempre quale OMAGGIO per la fausta e gloriosa ricorrenza del 2/6/2008, una bella Gmail APERTA, diretta all'amabilissimo mio "Amico particolare" (sin dall'ottobre 1993) Capo del governo, On.le Presidente dottor S. BERLUSCONI (n. 76/333); per c/c l'invierò ai principali media della Città del Vaticano (da trasmettere al Segretario di Stato, Cardinale T. BERTONE) e a qualche centinaia di altre testate giornalistiche e TV, reperite su Internet; infine, per c.c.n., solitamente, l'invierò ad amici e conoscenti virtuali di Internet, in primis il Direttore G.L. GAETA del periodico on-line www.ccsnews.it e tutta la Community la7, dove ho iniziato a postare interventi dal 25/1/2007.
Su Internet mi ritengo ancora 'ciuccio' (asino).
Poi starò serenamente ad attendere se sarò ancora considerato una non-notizia, come al par di Dio: PERSONA NON ESISTENTE; Lui sì... NON C'È, per l'infinita Sua grandezza; io no... IO SONO, per l'infinita Sua piccolezza.

Ad majora!