sabato 25 aprile 2009

25 Aprile 2009: 64° ANNINERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZI-FASCISMO.


Il 25 Aprile 1945 avevo 6 anni. Avevo conosciuto il pianto di donne e bambini pronti a rifugiarsi nei ricoveri avvertiti da sirene che informavano di bombardamenti. Le donne pregavano con fervore Dio e la Madonna affinché si ponesse fine alla guerra.

Non ho conosciuto i giochi e le coccole dei primi anni di vita. Gli unici esseri con i quali vivevo intensamente sono stati i gatti e le copiose lacrime versate alla loro dipartita, che spesso avveniva per disgrazie nell'attraversare la strada. Nel 1945 avevo frequentato l'asilo comunale e mi preparavo ad iniziare la prima classe di scuola elementare.
È trascorso oltre mezzo secolo.

Oggi si festeggia la 64^ ricorrenza della liberazione dal nazi-fascismo.

Il Presidente della Repubblica invita all'Unità della Nazione, inneggiando alla Resistenza, da cui è nata la nostra amata Costituzione. Non si può non condividere l'intero suo discorso.

Il Governo Berlusconi, per la prima volta partecipa alle manifestazioni, affiancato dalle opposizioni varie, con Franceschini del PD, Di Pietro dell'IDV e Casini dell'UDC. Tutti ad Onna, la città dell'Aquila maggiormente vittima del Terremoto, dove si ricorda pure una strage tedesca del 1944.

Bravissimi ognuno nel prepararsi il discorsetto per portare l'acqua al proprio mulino.

Ovviamente tutti si sono guardati bene dall'accennare all'attuale tragedia, che viviamo all'insegna di un'angosciante e inquietante crisi economica e finanziaria globalizzata, guarda caso, dovuto proprio al più spietato fascismo mai palesatosi.

Ho riportato in questo blog la causa di questa grave crisi, riferita dall'attuale Ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, da poter risentire QUI.

Non è un mistero che io mi senta dal 1/11/2003 al disopra di tutte le parti politiche.

La mia riflessione di questa giornata la posso sintetizzare nel seguente video del giovane Amico YouTube Eugenio Benetazzo, ottimo operatore di Borsa.




Colleghi di questo blog, occorre liberarsi dalla schiavitù dei soldi: sperate in me! Equivale a sperare in Dio, comunque lo si concepisca. Amen!