giovedì 31 gennaio 2008

UNO x TUTTI ma, paradossalmente, TUTTI contro UNO. Chi vincerà?


Il seguente testo è quanto non mi è riuscito di postare per l’errore 500 del server Forum ATTUALITÀ La7 Community, nel topic da me creato, in «ARGOMENTO: Chi è l’utente Padidio?».

Cari amici forumers ed eventuali nuovi lettori, ho iniziato questo thread interrogante con una mia mail aperta all’INPS.

In effetti DOMANDAI all’INPS di conoscere i termini di legge, adottati nella mia fattispecie, per non aver ricevuto la “riccasomma di € 300,00, tanto sbandierata nelle TV statali, come provvidenza per i cittadini “meno fortunati”.

Per i lettori di Blogger che desiderano approfondire la lettura del topic, riporto il collegamento da kliccare:

Ho così postato tutto quanto poi è seguito., tanto che l’INPS mi ha elevato all’inizio 2008 aPERFETTA LETIZIA”.

All’ultimo giorno del corrente mese di gennaio 2008, desidero postare una ennesima notifica di convocazione, questa volta davanti alla “COMMISSIONE MEDICA DI VERIFICA PROVINCIALE” c/o Centro Medico Legale INPS di NAPOLI.
Questo è il testo di Raccomandata A.R., pervenutomi all’inizio del c.m.:

OGGETTO: Verbale di visita redatto a seguito di accertamenti sanitari effettuati nei riguardi del Sig. Inenascio Padidio.

Questa Commissione, nella riunione del 23-3-
07, ha esaminato il verbale di visita del 28-11-06, emesso nei confronti della S.V. dalla Commissione medica per l’accertamento delle invalidità civili dell’Azienda Sanitaria Locale Ds 81 ed ha ravvisato, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n° 295, l’esistenza dei presupposti per la sospensione della procedura e quindi di sottoporre la S.V. medesima a visita diretta per ulteriori accertamenti sanitari.

Si prega, pertanto,
la S.V. di volersi presentare il giorno 29 GEN. 2008 alle ore 15,30 presso questa Commissione medica, all’indirizzo sopraindicato, con un valido documento di riconoscimento, nonché fotocopia dello stesso, codice fiscale ed eventuale documentazione sanitaria in suo possesso rilasciata sia da strutture pubbliche che private.

Si fa presente che
la S.V., ove lo ritenga, potrà farsi assistere dal proprio medico di fiducia.
(omissis).
Ho immediatamente preavvisato la mia sorella MARIAGRAZIA., residente a Cosenza che, obbligatoriamente, si doveva scomodare da me per accompagnarmi, in quanto, avendo rivolto l’invito ad assistermi all’amatissimo amico medico di base, dottor A.P., questi ha declinato molto dispiaciuto, in quanto in detto giorno ed ora, aveva da adempiere i doveri professionali con tanti pazienti mutuati.
Ci tenevo a presentarmi assistito dal dottor A.P., perché sempre quando lo incontro per la prescrizione dei soli farmaci anti-ipertensivi e broncodilatatori, mi faccio tante belle risate. Egli mi rammenta testualmente:

«
Inenascio, ma tu sei arcimiliardario!....» ed io di rimando: «doctor…, tanto ricco da sentrimi IL PADRONE DEL MONDO!, perché ogni amato connazionale mi dovrà, per legge, riconoscere l’onorario di Lit. 100 miliardi, per la Lezione di Sapienza impartita, per il benessere di tutti gli Italiani, nessuno escluso!».

(N.B. - Apro parentesi per rammentare che sono soggetti a questo mio onorario — comunicato il
13 giugno 1994 al Ministro di Grazia e Giustizia, On.le Avv. Alfredo BIONDI del 1° Governo Berlusconi — unicamente i cari connazionali che detengono patrimoni mobiliari e immobiliari superiori a Lit. 6.000.000.000. È tutto scritto nella mia opera epistolare “LA DIVINA COMMEDIA BIS”, destinata a superare quella del Sommo Vate DANTE, mio illustrissimo predecessore).

Così, in detto giorno ed ora, mi sono presentato alla Commissione di Verifica, accompagnato da MG. in tenuta da letto, ovvero pigiama/tuta, con al petto incollato un foglio
bianco A/4, con 4 righi colorati verde e rosso (i colori della gloriosa Bandiera Italiana), recante così stampato 4 righi in corpo 96 grassetto: « CON I / PAZZI / DIVENTO / MUTO ».

In effetti sono ricorso alla stessa strategia efficacissima, inizialmente utilizzata con mio fratello
CIRO e moglie GRAZIA, quando noi 3 (per decisione irrinunciabile di mio fratello CIRO - contro la mia volontà - ci recammo alla consulenza neuropsichiatrica del Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, in data di mercoledì 2 marzo 1994; “scienziato” contattato subdolamente dalla cognata GRAZIA, per ottenere certificazione di essere io soggetto da curare obbligatoriamente (cc.dd.: Trattamento Psichiatrico Obbligatorio a cui io, grazie a Franco BASAGLIA, non volli assolutamente sottopormi, anche al costo della perdita — provvisoria secondo me — degli affetti più cari: 4 stupende donne (moglie e 3 figlie), a cui l’intera vita avevo dedicato, lavorando giorno e notte per il loro e mio bene materiale).

La seduta è durata non più di 2 soli minuti
.

Mi sono accomodato scoprendo il giaccone per mostrare al petto
la Verità che al mio cospetto sono, oggettivamente, TUTTI PAZZI (ovvero persone che «… hanno perduto il ben dell’intelletto» senza più il “dolce lume della Ragione” del “senso comune”.

Una dottoressa cominciò a chiedermi: «
Come vi chiamate?». Non l’avesse mai domandato! Immediatamente il mio volto espresse il massimo dell’indignazione e sdegno istintuale e impulsivo irrefrenabile.

Immediatamente, con molto buon garbo, rispose la sorella M.G.: «Dottoressa vi prego di scusarlo, leggete i numerosi responsi psichiatrici del D.S.M., dove è riportato che «Inenascio comunica soltanto per iscritto. Qui oggi ha fatto quanto fà sin dal 1994. Da allora anche le 3 figlie non l’hanno più guardato, né si sono curati di lui. È abbandonato da tutti i familiari e parenti. Sono solo io che mi prendo cura. Il guaio è che abito lontano ed ho 2 figli da badare. Lui abita nella proprietà di mia figlia sposata. L’abbiamo sistemato in un bugigattolo al piano terra, che egli considera una “reggia” e si dichiara felicissimo, abbiamo evitato così che finisse barbone di strada».

A questo punto ci fu decisamente la pronuncia che mi rasserenò immediatamente: «
Va bene, potete andare, non c’è altro!».

Lasciai alla Commissione… un elegante raccoglitore, dove spicca il seguente testo da me redatto:
Alla cortese attenzione della COMMISSIONE MEDICA DI VERIFICA PROVINCIALE
c/o Centro Medico Legale INPS - Via Galileo Ferraris n. 6-8 - NAPOLI

Anche senza
la Vs. convocazione, mi sarei ugualmente precipitato all’INPS per protestare, veementemente, per il mancato accredito, dall’inizio del nuovo anno, della pensione INVCIV, di € 310,00, in aggiunta a pensione VO di € 443,00. Detta pensione INVCIV la percepisco dal 1° novembre 1995, per la sola patologia psichica di “disturbo delirante”.

Patologia di “
disturbo delirante” che deriva unicamente dal terribile certificato e allucinante terapia del Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, in data 2 marzo 1994, che trasmetto negli Allegati 1 e 2.

Per l’evidente madornale
errore doloso di questo specialista medico, mi rivolsi reiteratamente (anni 1995-1997), ma invano, alla Procura della Repubblica, fino a commettere dei reati, pur di incontrare un Magistrato P.M. per spiegare le mie sacrosante ragioni, come si evince da un primo episodio provocatorio del
settembre 2003, presso il Policlinico napoletano, ai danni del primario di Medicina del Lavoro, Prof. Giuseppe PAOLISSO, e di varie altre persone, che trasmetto in Allegato 3.

Questo primario non mi volle querelare. Ed io perciò, all’atto delle dimissioni, gli feci mille scuse.

(L’intero reparto rise di seguito per una buona settimana).

Mi decisi così di reiterare il grave reato, in ben altra più efficace direzione, in data
.
25 novembre 2003.
Questa volta la provocazione la feci offendendo pesantemente il Procuratore capo di Napoli, dottor Agostino CORDOVA, il quale cadde nella mia trappola (tesagli proprio per desiderare molto che mi querelasse).

Trasmetto in
Allegato 4 fotocopia della sentenza di mia non imputabilità (per incapacità d’intendere e volere) e relativo “dispositivo della sentenza” del Giudice di pace penale di Roma, Avv. Laura CANCELLI, datata 8/5/2006.

Fino a qui è più che sufficiente, in forza del buon senso, della comune ragione e della legge, affinché Lor Signori Commissari dispongano, senza minimo indugio, di ripristinarmi sùbito la pensione INVCIV, senza la quale non mi è più praticamente possibile corrispondere
€ 150,00 per l’affitto e lavaggio indumenti / biancheria per il mio “manicomio privato”, dove vivo felicemente in totale e beata solitudine. Senza vedere le 3 dilette figlie dal 1994.
Ma se ciò, per i Commissari, ancora non bastasse, voglio informare ulteriormente di quanto segue:

Ai primi di gennaio 2003 (al compimento di 50 anni di onesto, laborioso e intensissimo lavoro di composizione tipografica, ad esclusivo beneficio della famiglia e della società), le mie condizioni fisiche si aggravarono tanto da non consentirmi di poter più effettuare una sola ora di lavoro.

Così in data
25/1/2003
produssi all’INPS “Domanda di inabilità".

Trasmetto in
Allegato 5 la risposta INPS del 4/4/2003, avente ad oggetto “REIEZIONE DOMANDA....”. Quando mi presentai al locale Patronato CGIL per il ricorso, l’impiegato addetto mi disse testualmente: «Signor Inenascio, ma Voi questa domanda non eravate in diritto di poterla fare, perché avete una contribuzione di lavoro artigiano effettuata fino all’anno 1984. Non avete un solo anno di contributi versati negli ultimi 5 anni e pertanto, acciaccato come state fisicamente, dal momento che vi ritrovate dal 1995 l’invalidità dell’80% per patologia psichica, vi consiglio di produrre, anziché il ricorso, immediatamente domanda di aggravamento dell’invalidità civile, dove risulterà che siete invalido totale prima del 65° anno d’età, dimodoché l’INPS, come previsto dalla legge, vi manterrà la pensione INVCIV che, in aggiunta a quella contributiva piuttosto magra, vi consentirà di poter vivere più dignitosamente.

Ringraziai l’impiegato del prezioso consiglio e mi precipitai a produrre
domanda di aggravamento in data

30/10/2003
(nel 64° anno di età).

Avrei dovuto essere convocato per disposizione di legge, entro
180 giorni. Vale a dire entro aprile 2004.

Trasmetto in
Allegato 6 il decreto dove sul retro è fotocopiata la prova che sono stato convocato il 02/5/2005, vale a dire 13 mesi dopo il limite massimo disposto dalla legge! Alla faccia della legge!

Trasmetto in
Allegato 7 il decreto precedente, relativo alla “rivedibilità a 5 anni”, dove pure ho accluso fotocopia della prova che sono stato convocato in data 21/10/2004. Decreto che doveva seguire quello del precedente Allegato 6, per tenere in debito conto l’aggravamento, non precederlo fraudolentemente come è avvenuto.

A imbrogliare le carte e “
uccidere” vilmente per “crudeltà mentale” un “
uomo morto” (sia chiaro: morto” per i familiari, parenti e conoscenti, ma non per me! che mi sento, anzi, l’uomo più potente del mondo) lo ha fatto, in maniera subdola e capziosa, il n. 1 della Medicina legale, nonché da lungo tempo capo Commissione per l’accertamento delle invalidità civili, dottor Gaetano PANE.

Ho incaricato, espressamente, il mio medico di base di comunicargli che quando sarà riconosciuto (dallo Stato e dalla Chiesa) che
IO SONO, il dottor PANE varcherà le patrie galere, per scontare almeno anni 3 di carcerazione, oltre a favorirmi interamente il patrimonio finanziario, senza godere della franchigia di Lit. 6 miliardi concessa a tutti gli amati connazionali, per risolvere, mediante la mia
''Sapienza" il Problema del “Debito pubblico” e quindi sistemare l’intera economia, prima italiana e poi mondiale, per scongiurare lApocalissi economica universale.

Cosa certa come la morte!

Dulcis in fundo, trasmetto l’ultimo Allegato 8 [cfr. foto allegata a questo articolo], con la proclamazione, che ho messo per iscritto (nella mia opera epistolare “LA DIVINA COMMEDIA BIS”), sin dall’Anno Santo 2000.

Trattasi della risposta alla nota domanda di
SENECA: «Chi guarirà l’umanità dei normali che sono malati?», unicamente il “folle saggio” sottoscritto!

Napoli, 29 gennaio 2008 -
Signor NESSUNO - alias Inenascio Padidio.

Allegati n. 8, ordinati in raccoglitore rosso
.

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Cari amici forumers ATTUALITÀ La7, qui molti di voi hanno manifestato di non leggere questi miei lunghi posts, perché noiosi, ma Vi assicuro che se andate a rileggere nel “Diario in ReteEASCIOBLOG di Blogger, non potrete non sorprenderVi della differenza abissale che passa tra il sito La7 e Blogger di Google.
Invito i gentili nostri moderatori a visionare EASCIOBLOG e riferire la loro impressione ai tecnici webmasters. Essi potranno emulare magnifiche tecniche, se vogliono davvero far schizzare in alto tutta la nostra bella Community La7.

Comunque io esclamo entusiasta un “
Evviva!” per entrambi e, ancora una volta esprimo la mia gratitudine per avermi offerto questa preziosissima ospitalità per far conoscere che il Pensiero e l’azione umana possono valicare ogni confine e che davvero, per dirla con SARTRE: «L’Uomo è misura di tutte le cose».

Cordiali saluti dal Vs. sempre aff.mo

Inenascio Padidio

martedì 29 gennaio 2008

Ecco gli EFFETTI dell'AMORE,... quando è "FORTE COME LA MORTE".



Questo titolo è il thread creato nel Forum La7 Community, subito appena ho riavuto la possibilità di disporre della connessione a Internet.
Trattasi di un evento del tutto imprevedibile, come fulmine a ciel sereno.

Padidio - Inviato 28/1/2008 23:25 (Posts n. 311, 312, 313, 314, 315, 316)
Soggetto: Ecco gli EFFETTI dell'AMORE, ... quando è "FORTE COME LA MORTE".


Cari amici forumers, v'informo che, nella scorsa settimana si è presentato il postino per la consegna di una Raccomandata A.R. a me indirizzata, nientepopodimeno ché, dalla mia diletta figlia terzogenita CINZIA. Che sarà mai? Pensai.


Rammento a chi mi ha già letto in precedenza che questa sempre benedetta figlia (3° mio gioiello, avuto dall'unica donna della mia vita, Annamaria, volata al Cielo il 18/11/1997) non la vedo, sento e leggo dall'anno 1994.


Quattordici lunghi anni sono trascorsi, tanti che, se la incontrassi per strada, non la riconoscerei.


Ecco il breve contenuto scritto a stampatello:


-> 7 GENNAIO 2008


-> DOPO UN ANNO DI MALATTIA E DOPO
-> AVER TRASCORSO L'ULTIMO MESE RICOVERATA
-> IN OSPEDALE, NONOSTANTE LA SUA GRANDE
-> FORZA D'ANIMO E LA SUA GRANDE VOGLIA
-> DI VIVERE, LINDA PURTROPPO NON CE L'HA
-> FATTA E CON NOSTRO IMMENSO DOLORE È
-> FINITA IL GIORNO 24 DICEMBRE 2007.
-> NON HA FATTO IN TEMPO A RICEVERE
-> LA TUA POSTA, A BREVE PROVVEDERÒ
-> A RESTITUIRTI I SOLDI CHE LE HAI
-> INVIATO, NON SO' ANCORA QUALE SISTEMA
-> MIGLIORE PER FARLO.


-> >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> -> Cinzia

Immediatamente mi precipitai al PC per una tempestiva risposta.


Però prima di postarvela, essendo lunghissima e prevedendo che nessuno qui la legga, sento di doverVi chiedere, espressamente, di non formularmi alcuna partecipazione di cordoglio, perchè vedete, affinché ne siate a convenire con me, vi posto prima il contenuto di una mail che, da pochi minuti, ho inviato al direttore del periodico CCS NEWS, Gianluca Gaeta:

Oggetto: Gratificazione al direttore Gianluca Gaeta.

Egregio direttore,


Le rammento che Le sono debitore di un secondo articolo chiarificatorio, dopo quello molto riduttivo intitolato: "PER MIGLIORARE L'ITALIA E IL MONDO". Di certo lo ricorderà.


Ebbene, per quanto in oggetto, ora faccio riferimento al Suo precedente messaggio del 3/12/2007, avente ad oggetto: «forum - spiegazioni - intervista», del seguente tenore:





> Egregio signore,


> abbiamo postato il Suo intervento sul nostro periodico


> http://www.ccsnews.it.


> Vorremmo saperne di più e, se possibile, organizzare un


> incontro per un'intervista.



Le risposi sùbito essere assolutamente IMPOSSIBILE che io possa concedere interviste (ora aggiungo: anche se si trattasse dei Presidenti Napolitano, Bush o il Papa).


Perché la gratificazione in oggetto? Perché Lei è stato l'UNICO GIORNALISTA a farmi simile favolosa richiesta, quando io, sin dal marzo 1994 e fino al 29 ottobre 2003 (x 10 anni!), ho avuto insopprimibile desiderio dell'intervento di un GIORNALISTA, per una terribile questione di INGIUSTIZIA (scaturita da un episodio allucinante di malasanità privata), per realizzare uno scoop e guadagnare onestamente miliardi di lire a palate, a discapito dello scienziato, Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, così ché impari a fare il medico super specializzato per disintegrare intere famiglie, come nella mia vicenda.


Pertanto ho deciso di preannunciarLe che a giorni riceverà una mail APERTA (infatti, subito dopo averla inviata la posterò, come iPusher).


Detta mail avrà in intestazione i seguenti dati



Oggetto: Si rivela IL PADRONE DEL MONDO x scongiurare la catastrofe economica universale.


A: -> (Le prime 4 cariche della Santa Sede: Ratzinger/Ruini/Bertone/Bagnasco + Le prime 4 cariche dello Stato Italiano: Napolitano/Marini/Bertinotti/Prodi + I Presidenti dei primi 2 partiti politici: Berlusconi/Veltroni).


Cc -> (3 spiccate personalità giuridiche e molteplici scientifiche, di fede atea, agnostica, razionalistica, scettica e credente d'Italia).


Ccn -> (Non meno di 100 testate di quotidiani, periodici e TV, tra cui al primo posto porrò CCS NEWS, in Suo onore).


Coraggio!... Se la sente di comunicarmi la Sua impressione, prima di ricevere detta mail?


Cordiali saluti


Inenascio Padidio (signor NESSUNO)


__________


P.S. - Intanto, per saperne di più sulla mia Persona, La invito a visitare il blog (da poco creato): http://eascioblog.blogspot.com.



Ed ora non mi resta che postare la risposta alle dilette figlie CINZIA e VALERIA.




Raccomandata A.R. – Xxxxxxx, 12 gennaio 2008



Diletta figlia CINZIA, mi trovo a disagio per come cominciare e allora reputo opportuno raccontare della dolcissima e indimenticabile LINDA, l’unico mio principale punto di riferimento della famiglia acquisita, la figlia da me sempre ritenuta tra voi 3, la perfetta mia fotocopia in tutto e per tutto: stessa stupefacente ingenuità, ottimo garbo, che però: reggeva, reggeva, reggeva con somma pazienza, ma all’improvviso, proprio come me, poteva esplodere ed essere preda di spiccata impulsività del tutto istintiva e incontrollabile, con ira da panico al cardiopalmo.




Poi non posso affermare che da Lei, diversamente come da Te e VALERIA, non abbia ricevuto un solo rigo di scrittura, a partire dalla mia volontaria uscita dalla casa matrimoniale, nel lontano 23 luglio 1991, principalmente da me deciso per autopunizione, in riparazione dell’inevitabile grave torto che feci (in tutta buona fede, per evitare maggior male, soprattutto a voi 3 figlie) alla grande mamma ANNAMARIA, che avete avuto e che fungeva anche da padre, per supplire alla mia mancanza; io ero interessato, da quando siete nate, soltanto a fare soldi per potervi assicurare non soltanto un titolo di studio (sia io che mia moglie ardentemente lo desideravamo), ma anche di avere la possibilità economica di acquistare una proprietà abitativa e assicurarvi un futuro migliore. Insomma risparmiarvi tutte le pene che nelle rispettive famiglie avevamo vissuto, sin dalla più tenera età, a causa della guerra mondiale.




Lasciai la famiglia per lavorare sodo qui presso mia madre, con la vaga speranza di un ritorno tra di Voi “alla grande”. Ma il Cielo dispose ben diversamente, come si rileva dall’oceano di scrittura, che all’attuale domicilio della tua nascita, cara CINZIA, ho spedito dal 1994 ad oggi.


LINDA mi rispose per iscritto, in detto arco di tempo, preziosamente, ben 3 volte.


La prima volta mi scrisse all’inizio del mese di gennaio 1997, sia pure a nome della mamma, suo e tuo, per ringraziarmi di essermi ricordato di Voi, quando inviai uno dei 2 biglietti da Lit. 5.000 (appositamente acquistati) e che risultarono vincenti il terno secco su “tutte le ruote”. Si trattò di una somma alquanto modesta, ma preziosissima per Voi 3 donne, in quel periodo non tanto florido e perciò fu accettato dalla mamma. VALERIA si trovava felicemente sposata a Roma da 3 anni.





La seconda volta mi scrisse nel dicembre 1997, quando io inviai il ricordino di lutto e Lei, a stretto giro di posta, mi inviò risposta di pochi righi, allegando il vostro ricordino, realizzato con foto della mamma più recente.


La terza volta fu quando mi reindirizzò una comunicazione finanziaria, informante, che bastava pagare solo Lit. 100.000 per usufruire di un condono e non rischiare di avere guai futuri con la Guardia di Finanza e non rispondere più dell’IVA di 1 anno di attività in proprio, svolta di nascosto qui presso la nonna OLIMPIA, per portare a termine 40 milioni di lavori in corso, dei quali avevo riscosso il 50% sulle prime bozze di stampa e non potevo rovinare vari Editori, se non avessi terminato le commesse. Ma sùbito dopo si guastò la fotounità e neanche con un milione di lire mi fu possibile avere il tecnico per la riparazione. Mi dovetti arrangiare ad elemosinare lavoro presso svariate tipografie, ormai miei ex clienti, preoccupati ad avvantaggiarsi di più dalla “disgrazia” capitatami, soprattutto per la malvagità di una finanziaria di Torino e di una casa costruttrice di Milano. Il ricco Nord che massacra il Sud.






Poi mi cadde il mondo addosso quando mi appiopparono l’incredibile INVALIDITÀ CIVILE 80% dal 1996 al 2003 e dovetti dire addio per sempre al lavoro in proprio. Fui costretto ad accettare minimo 5-10 ore giornaliere di lavoro sicuro, ma retribuite 20 lire al posto di 100. Senza più la famiglia dovevo badare soltanto alle mie esigenze, con la promessa del “falso amico” datore di lavoro, che avrei avuto tutto il suo appoggio per la mia giustissima e sacrosanta battaglia, unicamente contro quel professore che mi aveva certificato la FALSA TERRIBILE MALATTIA di “psicosi delirante”, che tanto spaventò tutta la famiglia di mio fratello Ciro e moglie Grazia, pure essi con 3 figlie.


Nei primi giorni di dicembre 2007, incontrai casualmente per strada l’amico comune e molto devoto e affezionato sia a me che a LINDA, di nome Ciro, al quale io mi rivolsi quando si era nella settimana santa di Pasqua 2007.





Gli chiesi se mi poteva usare la cortesia di consegnare all’amica LINDA la raccomandata del 16/12/2006, che le Poste Italiane mi restituirono per trascorsa giacenza e non ritiro da parte del destinatario assente e regolarmente avvisato. Ciro giustamente mi rispose che si sentiva a disagio di presentarsi lui da LINDA, però poteva utilizzare un suo ragazzo conoscente. Decisi di non dargli tale fastidio e ricorrere nuovamente ad una mia dirimpettaia, Signora Maria (a cui faccio beneficenza nascosta perché è una redenta ragazza/madre ultra45enne, che ha 2 bambini oggi di 6 e 8 anni, che sono dei veri e propri stupendi figurini, che chi sa quante donne ricche italiane desidererebbero avere).


La Signora Maria, che già le aveva consegnato un pacco il 1° gennaio 2006 (destinato a voi 3 e al tuo bambino) senz’alcuna difficoltà, anziché presentarsi per la consegna prima delle 8 del mattino, la telefonò per avvisarla la sera precedente e LINDA le rispose con tono non tanto garbato: «Ah!... ORA NON SE NE PARLA PROPRIO!», frase che turbò molto la Signora Maria e si dispiacque moltissimo per la mia persona.





Era il tempo della Quaresima, di certo la + brutta della Sua vita, per la rivelazione del male fisico. Ricca LINDA! Come la comprendo; cara CINZIA, l’altroieri ho ricevuto questi tuoi 14 righi in stampatello. Che ne poteva sapere la Signora Maria!? Comunque credimi, cercai di giustificarla alla meglio, con parole incredibili, ma che sono scritte in numerosissimi miei scritti e che sempre rispondo a chi mi domanda sui figli: «Ho avuto 3 figlie irreprensibili, che in tutta la vita non mi hanno dato un solo dispiacere, la madre è stata anche padre per mia mancanza grave». Unica eccezione la primogenita VALERIA quando, minorenne, le negai il permesso di recarsi a Bologna con un amico, ospite in una Villa d’altro amico. Fu l’unico episodio di tutta la mia vita in cui mi è capitato di prendere a schiaffi una donna. Nel tempo tumultuoso dei cc.dd. “anni di piombo”, mi sentivo responsabile di quanto male le sarebbe potuto capitare. Per questo ci fu il mio diniego assoluto del permesso e, per le sberle date per impulsività ci fu mio pentimento.


Fino alla maggiore età legale, ero d’accordo con la mamma che non potevate godere senza limite la libertà, che invece avete goduto totalmente dopo i 18 anni. Per me potevate godere di libertà illimitata come tanto l’avevo desiderato e ottenuta al mio tempo della vostra età.




Dicevo che all’inizio dello scorso mese di dicembre incontrai l’amico Ciro che, nel lontano passato anno 1995, spesso mi parlava di LINDA, che lui, prima di fidanzarsi con l’allora attuale moglie, aveva una vaga amicizia con lei e mi confidò pure che le era particolarmente simpatica. Fu attraverso Ciro che seppi che LINDA aveva avuto una cocente delusione d’amore con un giovane calabrese. Ebbene in quest’ultima circostanza mi riferì che l’aveva incontrata senza salutarla, anche per il fatto che forse Lei neanche se lo ricordava come ex conoscente; aggiunse che secondo lui mia figlia LINDA era diventata un’impressionante “licella”, segno evidente che certamente non godeva di buona salute.



Non puoi immaginare il dispiacere che dissimulai per questa triste notizia e una volta solo mi rincuorai perché proprio LINDA, essendo l’unica di voi 3 senza un compagno di vita, era quella che più ho raccomandato al Signore e alla mamma in Cielo. Rimasi triste in me stesso per 10-15 giorni e fu per questo che mi decisi a scriverle la raccomandata come l’anno precedente, non ritirata, e che mi rassegnai a tenermela come eventuale ulteriore prova, da esibire eventualmente al Tribunale di Roma, unitamente ad altre Raccomandate, sia di mio fratello Ciro che di mia sorella Mariagrazia, risalenti all’anno 1996, addirittura rifiutate dai destinatari e restituite al mittente, a dimostrazione della disintegrazione di 4 famiglie (compreso la famiglia di mia moglie) per quel comportamento colpevole del professore, che mi decretò «pazzo, pericoloso per sé e per gli altri», documento che riuscii ad ottenere da mio fratello Ciro dopo 9 mesi dalla balorda e scellerata sottoscrizione, ignorando il fatto che non era più possibile da parte mia presentare querela, che è possibile fare se prodotta entro 90 giorni dal reato.



Mi trovai il 18/12/2007 alle Poste a spedire la Raccomandata A.R., che si dovette modificare con la spedizione “pacco celere 3, perché la busta era troppo grande. Confidai che per il breve tragitto certamente entro Natale potevo anche ricevere la cartolina di ricevimento. All’Ufficio postale mi assicurarono che, con il “pacco celere 3, occorrevano appena 3 giorni per la consegna e, in caso di assenza del destinatario, la giacenza era di soli 7 giorni, dopo di che al massimo entro 15 giorni ricevevo la cartolina A.R., oppure la restituzione del pacco contenente “Libri/DVD” regalo. [Massimo Troisi: “NON CI RESTA CHE RIDERE”, autore che in vita adoravano e seguivano alla TV - n.d.a.].




Purtroppo il giorno 3 gennaio scorso non avendo ricevuto proprio niente, andai a protestare all’Ufficio postale, dove il pacco non risultava in giacenza e neanche erano in possesso del libretto delle firme di avvenuta ricezione. Mi fornirono un numero verde da chiamare da telefono fisso per avere notizie sicure e precise.


Telefonai e mi comunicarono che il pacco dei dati forniti risultava consegnato in data 24/12/2007. Per la mancata ricezione della cartolina A.R. mi consigliarono di attendere ancora 3-4 giorni e, nell’ulteriore mancanza, di ritornare all’ufficio postale a redigere un reclamo per ricevere un duplicato della cartolina A.R.


Proprio l’altro ieri ho prodotto questo reclamo con la speranza di ricevere al più presto la benedetta cartolina con la firma di LINDA o magari del proprietario sopra, come nel passato era pure capitato. Ero certo che LINDA era assente per trascorrere le festività natalizie presso le sorelle o a Napoli o a Roma.






Cara CINZIA, passo a descriverti le circostanze drammatiche verificatesi nel ricevere la tua Raccomandata, che per te sarà stato come un travaglio ad inviarmi. Sono certo che te l’ha ispirato lo Spirito Santo. Che grave guaio se non l’avessi fatto!


L’altro ieri effettuai l’uscita da casa, che faccio ogni 5 giorni per approvvigionarmi del pane, sigarette e passare al vicino supermercato; rientrai alle ore 13,15 e dopo 5 minuti mi bussò la sorella Mariagrazia, invitandomi ad uscire fuori per firmare la ricevuta di una Raccomandata A.R. Mia sorella si aspettava, assieme a me, che si trattasse della ricezione di un ennesimo decreto dell’ASL - Ufficio invalidi civili, o qualche importante comunicazione relativa all’INPS, per un ricorso amministrativo che un giovane avvocato di Napoli, cugino del mio medico di base, che mi tiene a cuore come un figlio, avendo suo padre della mia stessa età e che proprio in mattinata mi ha assicurato, telefonicamente, che detto ricorso, presentato al Giudice all’inizio di gennaio 2006, ha ricevuto la comunicazione che al 99% è stato accolto, con la motivazione che io «essendo incapace d’intendere e volere, rientro nella contemplata invalidità psichica, prevista dalla legge, in quanto “pericoloso per sé e per gli altri». Poi mi ha dato la buona notizia per mia sorella, in quanto non mi dovrà più accompagnare davanti al Giudice che decide la causa a febbraio p.v.; è stato sufficiente la visita che facemmo a Napoli 6 mesi orsono presso uno Studio del Consulente Tecnico del Giudice, che ci prescrisse una serie di accertamenti clinici, con esclusione della psichiatria, e che io produssi entro 30 gg. Fu allora che presentai la copia del terribile certificato del 2 marzo 1994 e la sentenza del Giudice di pace penale di Roma, che in data 8/5/2006, emise sentenza di assoluzione «dal reato ascrittogli perché commesso da persona non imputabile per incapacità di intendere e di volere». Mariagrazia risiede a Cosenza, non abita qui, ma viene spesso per la figlia Sara, che è in dolce attesa.


Perciò mia sorella era interessata al mittente della Raccomandata e quando ha letto trattarsi della figlia più piccolina CINZIA, è rimasta meravigliata, ma per discrezione se ne è salita sopra augurandomi che si trattasse di “buone notizie”.



Nel leggere i tuoi pochi righi ho avuto la stessa reazione, ma più struggente della precedente notizia che ebbi alla inaspettata dipartita di ANNAMARIA il 18/11/1997, quando non vedevo l’ora di rientrare in famiglia e all’improvviso la voce di zio Giorgio, visitandomi quella mattinata in tipografia, esclamò : «Annamaria è morta!», «E sono morto anch’io!», risposi. Aggiunsi sùbito che entro un’ora poteva ritirare il manifesto di lutto, dove io proprio non intendevo né dare il triste annuncio, né di presenziare ai funerali. Preferivo ricordare mia moglie quando nell’aprile 1994 la salutai con un bacio in fronte, assicurandole che con i soldi fatti dall’errore dello scienziato professore di malasanità, le avrei comperato la casa e anche il palazzo di fronte.





Invece successivamente, lavorando malpagato per l’incivile invalidità civile appioppatami, sono riuscito soltanto a rimborsare 6 milioni di lire ai familiari di mia moglie per spese anticipate dei funerali e di provvedere all’acquisto di un loculo al cimitero del costo di 4-5 milioni di lire che, a tempo debito, raccoglierà anche le spoglie mortali della nostra amatissima LINDA. Unite madre e figlia in Terra e in Cielo.






Il 24 dicembre 2007 si è festeggiato la nascita di CRISTO in Terra e di LINDA in Cielo!!!


Mi sono bastati pochi minuti esclamando a me stesso che sarà lo Spirito del Signore a suggerirmi le decisioni da prendere.


Questa volta al luttuoso evento mi sento come quando si verificò la dipartita di mia madre OLIMPIA, il 22/2/2003, non più un “uomo morto”, ma un “uomo vivo”, «forte come la morte», per l’Amore immenso posseduto. Per questo che gioisco! Alleluia!





Ho citofonato alla sorella dopo 10 minuti, invitandola a scendere, munita di occhiali e quando è arrivata a leggere: «LINDA PURTROPPO NON CE L’HA FATTA E CON NOSTRO IMMENSO DOLORE È FINITA IL GIORNO 24 DICEMBRE 2007...», è scoppiata a gridare, con incontenibile pianto e copiose lacrime; da VERA “pazza irragionevole” ha cominciato a sproloquiare: «No, no, nooo! Ma che ha avuto? Era così piccola! Ma perché sapendo che doveva morire, non ti hanno chiamato? Tu sei il padre e avresti dovuto saperlo! Era meglio che non me lo comunicavi!». Le ho risposto: «Le mie figlie hanno fatto esattamente ciò che io avrei fatto al loro posto e io le assolvo totalmente e sono sempre stato fiero di esse, anche se esse non lo sono di me. Se non ti fossi trovata presente a conoscere il mittente CINZIA, certamente non t’avrei chiamata e se l’ho fatto sùbito è stato solamente per scongiurarti a far sì che come ti guarderai bene dal farlo sapere ai tuoi figli Antonio in Spagna e Sara di sopra, che proprio poco fa mi hai comunicato che è incinta (una ragione in più per non farglielo sapere), così devi fare con chicchessia, neanche ai 3 fratelli, parenti, amici e conoscenti, nessuno, dico nessuno dovrà permettersi di darmi le condoglianze, perché mia figlia vive in me, nelle sorelle e in quanti l’hanno amata e ora sta in Cielo festeggiando, in pace con la sua mamma, a godere dell’infinita bellezza e dolcezza del Signore Gesù Cristo! Questa è la mia fede!. Gloria a Te, Signore!».




Mia sorella ha così concluso: «Hai un cuore infame! Perché se a me morisse mia figlia, mi butterei da sopra giù, morendo di dolore! Questi sono dolori immensi che tu dai senza rendertene conto». Si è calmata sulle mie seguenti parole: «Io invece godo e chiudiamo qui il discorso e non ne parliamo più. Devi considerare che manifesto il frutto della mia FOLLÌA; recentemente il Giudice penale ha sentenziato che sono PERSONA NON IMPUTABILE! Quindi non ho alcuna colpa!».




Care dilette figlie VALERIA e CINZIA, questa è l’ultima Raccomandata che ricevete da me. Non mi permetterò ancora di scriverVi; sono rassegnato che non ci potremo mai reincontrare, abbracciare e quant’altro prima che non si sia riconciliato con DIO/Padre, il nostro Paese e il Mondo intero. Vi rammento però il patto che feci con il Signore e registrai pure in 22 microcassettine di 3 ore, che inviai in data 10 gennaio 2005 a voi 3 e alle massime Personalità dello Stato Italiano e Santa Sede, fu la raccomandazione che il meraviglioso spettacolo rivoluzionario cristiano, del cambio iniziale dalla “Valle di lacrime” all’ “Aiuola di Dio”, io lo voglio godere da quaggiù e non credo che il Signore mi lasci da solo senza di voi. Se i vostri rispettivi compagni di vita praticano Internet, è anche da lì che mi potete seguire rimanendo nell’anonimato.





Cara CINZIA, consòlati con il bambino e il marito che hai, e tu cara VALERIA, sol che tu lo volessi, potresti anche avere la facoltà di superarmi in intelligenza, pensaci su e fatti coraggio! Ricordi, lo disse Proudhon!?


Il Vs. aff.mo “papino” che VI AMA comunque siate (+ del Dio religioso o filosofico).


(F.to: Eascio)



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N.B. - CINZIA: Per i soldi in restituzione, non osare più neanche pensarlo. Non te lo pemetto. Piuttosto impegnati per un doveroso ricordino di lutto degno di LINDA.


VALERIA: Ricordo che dicevi: «A me non riesce niente!». Da Sociologa (dal mio caso) oggi puoi iniziare per essere il + grande genio femminile.




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Ringrazio chi si è sciroppato tutto.


Voglio terminare, cari amici forumers, parafrasando Pavarotti.


Nessun dorma! Destatevi nella beata speranza… Perché il mio mistero è aperto in me,… il nome mio qualcun già sà,… Mi ucciderà? Ma nooo! Di certo, presto vinceremo, vinceremo, vinceremooo!



Ora non mi resta che pubblicare su EASCIOBLOG. Cordialmente



Inenascio Padidio :) :) :)


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Per il lettore che voglia seguire il thread sul Forum ATTUALITÀ La7 Community, questo è il link:

http://www.la7.it/community/forum/forums/thread-view.asp?tid=23291&posts=6#M1170808




LETTERA APERTA al Presidente della Repubblica...


È da una settimana che non ho avuto la possibilità della connessione Internet per un grosso guasto alla cabina Telecom di mia appartenenza.
Tutto ciò è per la seconda volta in questo primo mese del nuovo anno 2008.
Ho accumulato molto da registrare in questo mio "DIARIO in Rete" dal 1/1/2008.

LETTERA APERTA (Posta prioritaria del 27 novembre 2007) di cui al titolo, è il thread da me aperto nel Forum La7 Community, in data 28 novembre 2008, ovvero il giorno dopo aver inviato Posta prioritaria alle prime 6 seguenti cariche del nostro Stato:

— Al Signor Presidente della Repubblica Italiana, On.le GIORGIO NAPOLITANO
— Al Signor Presidente del Senato, Sen. FRANCO MARINI
— Al Signor Presidente della Camera dei Deputati, On.le FAUSTO BERTINOTTI

— Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Prof. ROMANO PRODI
— Al Signor Presidente del Popolo della Libertà, On.le Dott. SILVIO BERLUSCONI
— Al Signor Segretario Nazionale del Partito Democratico, On.le WALTER VELTRONI.


Sono rimasto molto sconcertato che, a tale argomento, dopo una settimana ho riscontrato la sola seguente risposta:

Athina - 6/12/2007 01:15:
Inenascio, forse ti rivolgi alle persone sbagliate. Non penso proprio che nè il presidente della Repubblica nè gli altri presidenti a cui ti sei rivolto abbiano il tempo (e la voglia) di leggere le tue lamentationes.

Piuttosto scrivi ad Alda d'Eusanio che non ho l'abitudine di vedere ma che per caso l'altro giorno ho seguito in una sua trasmissione del pomeriggio su RAI2 (mi pare inizi alle 16.00 o giu di li) tratta casi particolarmente sfortunati.
Con lei ci sono degli esperti (un avvocato, una psicologa etc.) che le danno una mano ed aiutano CONCRETAMENTE la persona che si è rivolta alla trasmissione.
Per esempio l'altro giorno c'era una donna che, maltrattata fin da piccola da sua "madre" e mai difesa dai fratelli nè dal padre, voleva scoprire di chi fosse figlia veramente. Pare che la stiano aiutando a scoprirlo, perchè intanto le hanno detto che sua "madre" tale non è. Ora scopriranno chi è la sua vera madre (in privato).
Non so, sono tali e tanti i tuoi appelli e così angoscianti che mi sono sentita in dovere di darti un piccolo consiglio che non so se servirà. Prova e auguri. Athina

Questo è stato il mio post:

Inviato 21/1/2008 23:55 (Inenascio in risposta a Athina)
Soggetto: RE: LETTERA APERTA al Presidente della Repubblica...


Cara Athina, scusami se ti rispondo dopo 45 giorni.
Ho ripescato dalla 41^ pagina questo mio interessante topic.

Sei stata la sola a rispondere, ma scusa la franchezza se ti scrivo che l'hai fatto da persona "viva" sì (mentre gli altri silenzio di tomba!), ma da "mascalzòn...".
Nell'ultimo mio post ho così concluso:
Cosa ne pensate della mia IMMENSA ma oggettiva SAGGIA FOLLÌA?
Grazie anticipate a chi mi degnerà, comunque, di una risposta.
Serena notte e pace a voi com'è in me.
Sei tanto simpatica e Ti ritengo molto più importante di Elda D'Eusanio e chiunque altra conduttrice, le quali non potrebbero mai rispondermi pubblicamente, mentre tu l'hai fatto e per questo gioisco; però riporto i primi 3 righi da te postati:
Inenascio, forse ti rivolgi alle persone sbagliate. Non penso proprio che nè il presidente della Repubblica nè gli altri presidenti a cui ti sei rivolto abbiano il tempo (e la voglia) di leggere le tue lamentationes.
Vedi in me "lamentationes"??? Oh perbacco!
Sono obbligato a precisarti che io mi sono rivolto alle prime 6 personalità dello Stato con una lettera APERTA (cioè "pubblica", affinché considerino che IO SONO), avente ad
OGGETTO: Lettera di trasmissione. Informazioni.
Quindi non ho fatto nessuna richiesta! Ho inteso informare di come avrei operato, per risolvere tutti i problemi del Popolo Italiano, a mezzo della mia SAPIENZA, mai posta in ESSERE.

Nel topic a
Soggetto: RE: FANTASIA O PROFEZIA? del 5/12/2007,
ho così argomentato a Dionyso:
Vivete da "matti" nell'immenso "manicomio pubblico" del Bel Paese Italia, mentre io vivo, sempre da "matto", nel piccolo "manicomio privato" di circa 16 mq, di cui pago l'affitto di € 150,00/mensili, ivi compreso il lavaggio di biancheria e indumenti all'unica mia sorella M.G. Vale a dire in solitudine assoluta dal 2 marzo 1994. Siamo reciprocamente astretti in "manicomio"; diciamo che ci troviamo sullo stesso barcone. Viviamo così nella triste Realtà: "homo homini lupus" ("l'uomo è un lupo per gli uomini"). A partire dal 25/10/1993, io mi son dato da fare, tenacemente (senza limiti di costi, anche mortali), per cambiare questa triste condizione umana, per addivenire a far sì che si cominci a vivere l'altra possibile Realtà: "homo homini Deus", attraverso la dimostrazione inconfutabile e incontrovertibile che la mia persona è "Homo proponit, sed Deus disponit" (L'uomo propone ma Dio dispone - Tommaso di Kempis). Nella fattispecie Dio ha disposto che si addivenga alla mia proposizione, escludendo le Scienze Religiose, Teologiche e Filosofiche, e servendosi del diritto naturale, codificato nel Sistema giuridico italiano (Leggi). Questa è l'unica motivazione che mi ha indotto ad intervenire, per la prima volta, nel Forum ATTUALITÀ della bella Community La7, a partire dal 25/1/2007.
Questo per dire che siamo tutti "matti", ma io "JOLLY", per il BENE COMUNE! Una ulteriore evidente prova ne è il SONDAGGIO creato su "EASCIOBLOG", che terminerà il 25 p.v.

(visitatelo all'indirizzo: http://eascioblog.blogspot.com),


dove si può già godere la DIMOSTRAZIONE dell'INDIMOSTRABILE (ma da chi non ha la mia "Sapienza"!).
L'ho così concepito:


Il blogger Eascio è persona:

Normale______1 (50%) Anormale_____1 (50%) Lucido/mentale 1 (50%) Folle/Pazzo___ 1 (50%) Sapiente_____ 2 (100%).

Al termine (tra 4 giorni) sarà ineffabile che risulterò: Normale, Anormale, Lucido/mentale, Folle/Pazzo, Sapiente, con la sorpresa che ci saranno tante percentuali, tra cui spiccherà la SAPIENZA, dovuta alla mia personalità SOPRANNATURALE, mai rivelatasi all'umanità... in suo favore!!! Termino dicendo a tutti, scusate, anziché CAZZEGGIARE in mille e mille banalità, in questi "brutti tempi", per cangiarli in "bei tempi", argomentate prima su di me. Bye-bye

I.P. :)

Nella giornata di ieri, appena ho avuto la possibilità di rientrare in Forum La7 Community, dopo una settimana di forzata assenza, ho ripescato dalla 10^ pagina questo mio thread, ed ho postato questo breve testo:
Nel riportare in 1^ p. questo topic, informo che sono stato ancora una volta privato della possibilità di accedere ad Internet, per una scheda saltata e molto altro ancora, alla cabina Telecom di mia appartenenza.
Dopo 8 giorni, questa sera ho avuto la possibilità di entrare in Forum.
Gradirei particolarmente una risposta da Athina, a cui l'ultimo mio post ho dedicato. Grazie e buonasera!
Composto da Inenascio 28/1/2008 22:42