martedì 29 gennaio 2008

Ecco gli EFFETTI dell'AMORE,... quando è "FORTE COME LA MORTE".



Questo titolo è il thread creato nel Forum La7 Community, subito appena ho riavuto la possibilità di disporre della connessione a Internet.
Trattasi di un evento del tutto imprevedibile, come fulmine a ciel sereno.

Padidio - Inviato 28/1/2008 23:25 (Posts n. 311, 312, 313, 314, 315, 316)
Soggetto: Ecco gli EFFETTI dell'AMORE, ... quando è "FORTE COME LA MORTE".


Cari amici forumers, v'informo che, nella scorsa settimana si è presentato il postino per la consegna di una Raccomandata A.R. a me indirizzata, nientepopodimeno ché, dalla mia diletta figlia terzogenita CINZIA. Che sarà mai? Pensai.


Rammento a chi mi ha già letto in precedenza che questa sempre benedetta figlia (3° mio gioiello, avuto dall'unica donna della mia vita, Annamaria, volata al Cielo il 18/11/1997) non la vedo, sento e leggo dall'anno 1994.


Quattordici lunghi anni sono trascorsi, tanti che, se la incontrassi per strada, non la riconoscerei.


Ecco il breve contenuto scritto a stampatello:


-> 7 GENNAIO 2008


-> DOPO UN ANNO DI MALATTIA E DOPO
-> AVER TRASCORSO L'ULTIMO MESE RICOVERATA
-> IN OSPEDALE, NONOSTANTE LA SUA GRANDE
-> FORZA D'ANIMO E LA SUA GRANDE VOGLIA
-> DI VIVERE, LINDA PURTROPPO NON CE L'HA
-> FATTA E CON NOSTRO IMMENSO DOLORE È
-> FINITA IL GIORNO 24 DICEMBRE 2007.
-> NON HA FATTO IN TEMPO A RICEVERE
-> LA TUA POSTA, A BREVE PROVVEDERÒ
-> A RESTITUIRTI I SOLDI CHE LE HAI
-> INVIATO, NON SO' ANCORA QUALE SISTEMA
-> MIGLIORE PER FARLO.


-> >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> -> Cinzia

Immediatamente mi precipitai al PC per una tempestiva risposta.


Però prima di postarvela, essendo lunghissima e prevedendo che nessuno qui la legga, sento di doverVi chiedere, espressamente, di non formularmi alcuna partecipazione di cordoglio, perchè vedete, affinché ne siate a convenire con me, vi posto prima il contenuto di una mail che, da pochi minuti, ho inviato al direttore del periodico CCS NEWS, Gianluca Gaeta:

Oggetto: Gratificazione al direttore Gianluca Gaeta.

Egregio direttore,


Le rammento che Le sono debitore di un secondo articolo chiarificatorio, dopo quello molto riduttivo intitolato: "PER MIGLIORARE L'ITALIA E IL MONDO". Di certo lo ricorderà.


Ebbene, per quanto in oggetto, ora faccio riferimento al Suo precedente messaggio del 3/12/2007, avente ad oggetto: «forum - spiegazioni - intervista», del seguente tenore:





> Egregio signore,


> abbiamo postato il Suo intervento sul nostro periodico


> http://www.ccsnews.it.


> Vorremmo saperne di più e, se possibile, organizzare un


> incontro per un'intervista.



Le risposi sùbito essere assolutamente IMPOSSIBILE che io possa concedere interviste (ora aggiungo: anche se si trattasse dei Presidenti Napolitano, Bush o il Papa).


Perché la gratificazione in oggetto? Perché Lei è stato l'UNICO GIORNALISTA a farmi simile favolosa richiesta, quando io, sin dal marzo 1994 e fino al 29 ottobre 2003 (x 10 anni!), ho avuto insopprimibile desiderio dell'intervento di un GIORNALISTA, per una terribile questione di INGIUSTIZIA (scaturita da un episodio allucinante di malasanità privata), per realizzare uno scoop e guadagnare onestamente miliardi di lire a palate, a discapito dello scienziato, Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, così ché impari a fare il medico super specializzato per disintegrare intere famiglie, come nella mia vicenda.


Pertanto ho deciso di preannunciarLe che a giorni riceverà una mail APERTA (infatti, subito dopo averla inviata la posterò, come iPusher).


Detta mail avrà in intestazione i seguenti dati



Oggetto: Si rivela IL PADRONE DEL MONDO x scongiurare la catastrofe economica universale.


A: -> (Le prime 4 cariche della Santa Sede: Ratzinger/Ruini/Bertone/Bagnasco + Le prime 4 cariche dello Stato Italiano: Napolitano/Marini/Bertinotti/Prodi + I Presidenti dei primi 2 partiti politici: Berlusconi/Veltroni).


Cc -> (3 spiccate personalità giuridiche e molteplici scientifiche, di fede atea, agnostica, razionalistica, scettica e credente d'Italia).


Ccn -> (Non meno di 100 testate di quotidiani, periodici e TV, tra cui al primo posto porrò CCS NEWS, in Suo onore).


Coraggio!... Se la sente di comunicarmi la Sua impressione, prima di ricevere detta mail?


Cordiali saluti


Inenascio Padidio (signor NESSUNO)


__________


P.S. - Intanto, per saperne di più sulla mia Persona, La invito a visitare il blog (da poco creato): http://eascioblog.blogspot.com.



Ed ora non mi resta che postare la risposta alle dilette figlie CINZIA e VALERIA.




Raccomandata A.R. – Xxxxxxx, 12 gennaio 2008



Diletta figlia CINZIA, mi trovo a disagio per come cominciare e allora reputo opportuno raccontare della dolcissima e indimenticabile LINDA, l’unico mio principale punto di riferimento della famiglia acquisita, la figlia da me sempre ritenuta tra voi 3, la perfetta mia fotocopia in tutto e per tutto: stessa stupefacente ingenuità, ottimo garbo, che però: reggeva, reggeva, reggeva con somma pazienza, ma all’improvviso, proprio come me, poteva esplodere ed essere preda di spiccata impulsività del tutto istintiva e incontrollabile, con ira da panico al cardiopalmo.




Poi non posso affermare che da Lei, diversamente come da Te e VALERIA, non abbia ricevuto un solo rigo di scrittura, a partire dalla mia volontaria uscita dalla casa matrimoniale, nel lontano 23 luglio 1991, principalmente da me deciso per autopunizione, in riparazione dell’inevitabile grave torto che feci (in tutta buona fede, per evitare maggior male, soprattutto a voi 3 figlie) alla grande mamma ANNAMARIA, che avete avuto e che fungeva anche da padre, per supplire alla mia mancanza; io ero interessato, da quando siete nate, soltanto a fare soldi per potervi assicurare non soltanto un titolo di studio (sia io che mia moglie ardentemente lo desideravamo), ma anche di avere la possibilità economica di acquistare una proprietà abitativa e assicurarvi un futuro migliore. Insomma risparmiarvi tutte le pene che nelle rispettive famiglie avevamo vissuto, sin dalla più tenera età, a causa della guerra mondiale.




Lasciai la famiglia per lavorare sodo qui presso mia madre, con la vaga speranza di un ritorno tra di Voi “alla grande”. Ma il Cielo dispose ben diversamente, come si rileva dall’oceano di scrittura, che all’attuale domicilio della tua nascita, cara CINZIA, ho spedito dal 1994 ad oggi.


LINDA mi rispose per iscritto, in detto arco di tempo, preziosamente, ben 3 volte.


La prima volta mi scrisse all’inizio del mese di gennaio 1997, sia pure a nome della mamma, suo e tuo, per ringraziarmi di essermi ricordato di Voi, quando inviai uno dei 2 biglietti da Lit. 5.000 (appositamente acquistati) e che risultarono vincenti il terno secco su “tutte le ruote”. Si trattò di una somma alquanto modesta, ma preziosissima per Voi 3 donne, in quel periodo non tanto florido e perciò fu accettato dalla mamma. VALERIA si trovava felicemente sposata a Roma da 3 anni.





La seconda volta mi scrisse nel dicembre 1997, quando io inviai il ricordino di lutto e Lei, a stretto giro di posta, mi inviò risposta di pochi righi, allegando il vostro ricordino, realizzato con foto della mamma più recente.


La terza volta fu quando mi reindirizzò una comunicazione finanziaria, informante, che bastava pagare solo Lit. 100.000 per usufruire di un condono e non rischiare di avere guai futuri con la Guardia di Finanza e non rispondere più dell’IVA di 1 anno di attività in proprio, svolta di nascosto qui presso la nonna OLIMPIA, per portare a termine 40 milioni di lavori in corso, dei quali avevo riscosso il 50% sulle prime bozze di stampa e non potevo rovinare vari Editori, se non avessi terminato le commesse. Ma sùbito dopo si guastò la fotounità e neanche con un milione di lire mi fu possibile avere il tecnico per la riparazione. Mi dovetti arrangiare ad elemosinare lavoro presso svariate tipografie, ormai miei ex clienti, preoccupati ad avvantaggiarsi di più dalla “disgrazia” capitatami, soprattutto per la malvagità di una finanziaria di Torino e di una casa costruttrice di Milano. Il ricco Nord che massacra il Sud.






Poi mi cadde il mondo addosso quando mi appiopparono l’incredibile INVALIDITÀ CIVILE 80% dal 1996 al 2003 e dovetti dire addio per sempre al lavoro in proprio. Fui costretto ad accettare minimo 5-10 ore giornaliere di lavoro sicuro, ma retribuite 20 lire al posto di 100. Senza più la famiglia dovevo badare soltanto alle mie esigenze, con la promessa del “falso amico” datore di lavoro, che avrei avuto tutto il suo appoggio per la mia giustissima e sacrosanta battaglia, unicamente contro quel professore che mi aveva certificato la FALSA TERRIBILE MALATTIA di “psicosi delirante”, che tanto spaventò tutta la famiglia di mio fratello Ciro e moglie Grazia, pure essi con 3 figlie.


Nei primi giorni di dicembre 2007, incontrai casualmente per strada l’amico comune e molto devoto e affezionato sia a me che a LINDA, di nome Ciro, al quale io mi rivolsi quando si era nella settimana santa di Pasqua 2007.





Gli chiesi se mi poteva usare la cortesia di consegnare all’amica LINDA la raccomandata del 16/12/2006, che le Poste Italiane mi restituirono per trascorsa giacenza e non ritiro da parte del destinatario assente e regolarmente avvisato. Ciro giustamente mi rispose che si sentiva a disagio di presentarsi lui da LINDA, però poteva utilizzare un suo ragazzo conoscente. Decisi di non dargli tale fastidio e ricorrere nuovamente ad una mia dirimpettaia, Signora Maria (a cui faccio beneficenza nascosta perché è una redenta ragazza/madre ultra45enne, che ha 2 bambini oggi di 6 e 8 anni, che sono dei veri e propri stupendi figurini, che chi sa quante donne ricche italiane desidererebbero avere).


La Signora Maria, che già le aveva consegnato un pacco il 1° gennaio 2006 (destinato a voi 3 e al tuo bambino) senz’alcuna difficoltà, anziché presentarsi per la consegna prima delle 8 del mattino, la telefonò per avvisarla la sera precedente e LINDA le rispose con tono non tanto garbato: «Ah!... ORA NON SE NE PARLA PROPRIO!», frase che turbò molto la Signora Maria e si dispiacque moltissimo per la mia persona.





Era il tempo della Quaresima, di certo la + brutta della Sua vita, per la rivelazione del male fisico. Ricca LINDA! Come la comprendo; cara CINZIA, l’altroieri ho ricevuto questi tuoi 14 righi in stampatello. Che ne poteva sapere la Signora Maria!? Comunque credimi, cercai di giustificarla alla meglio, con parole incredibili, ma che sono scritte in numerosissimi miei scritti e che sempre rispondo a chi mi domanda sui figli: «Ho avuto 3 figlie irreprensibili, che in tutta la vita non mi hanno dato un solo dispiacere, la madre è stata anche padre per mia mancanza grave». Unica eccezione la primogenita VALERIA quando, minorenne, le negai il permesso di recarsi a Bologna con un amico, ospite in una Villa d’altro amico. Fu l’unico episodio di tutta la mia vita in cui mi è capitato di prendere a schiaffi una donna. Nel tempo tumultuoso dei cc.dd. “anni di piombo”, mi sentivo responsabile di quanto male le sarebbe potuto capitare. Per questo ci fu il mio diniego assoluto del permesso e, per le sberle date per impulsività ci fu mio pentimento.


Fino alla maggiore età legale, ero d’accordo con la mamma che non potevate godere senza limite la libertà, che invece avete goduto totalmente dopo i 18 anni. Per me potevate godere di libertà illimitata come tanto l’avevo desiderato e ottenuta al mio tempo della vostra età.




Dicevo che all’inizio dello scorso mese di dicembre incontrai l’amico Ciro che, nel lontano passato anno 1995, spesso mi parlava di LINDA, che lui, prima di fidanzarsi con l’allora attuale moglie, aveva una vaga amicizia con lei e mi confidò pure che le era particolarmente simpatica. Fu attraverso Ciro che seppi che LINDA aveva avuto una cocente delusione d’amore con un giovane calabrese. Ebbene in quest’ultima circostanza mi riferì che l’aveva incontrata senza salutarla, anche per il fatto che forse Lei neanche se lo ricordava come ex conoscente; aggiunse che secondo lui mia figlia LINDA era diventata un’impressionante “licella”, segno evidente che certamente non godeva di buona salute.



Non puoi immaginare il dispiacere che dissimulai per questa triste notizia e una volta solo mi rincuorai perché proprio LINDA, essendo l’unica di voi 3 senza un compagno di vita, era quella che più ho raccomandato al Signore e alla mamma in Cielo. Rimasi triste in me stesso per 10-15 giorni e fu per questo che mi decisi a scriverle la raccomandata come l’anno precedente, non ritirata, e che mi rassegnai a tenermela come eventuale ulteriore prova, da esibire eventualmente al Tribunale di Roma, unitamente ad altre Raccomandate, sia di mio fratello Ciro che di mia sorella Mariagrazia, risalenti all’anno 1996, addirittura rifiutate dai destinatari e restituite al mittente, a dimostrazione della disintegrazione di 4 famiglie (compreso la famiglia di mia moglie) per quel comportamento colpevole del professore, che mi decretò «pazzo, pericoloso per sé e per gli altri», documento che riuscii ad ottenere da mio fratello Ciro dopo 9 mesi dalla balorda e scellerata sottoscrizione, ignorando il fatto che non era più possibile da parte mia presentare querela, che è possibile fare se prodotta entro 90 giorni dal reato.



Mi trovai il 18/12/2007 alle Poste a spedire la Raccomandata A.R., che si dovette modificare con la spedizione “pacco celere 3, perché la busta era troppo grande. Confidai che per il breve tragitto certamente entro Natale potevo anche ricevere la cartolina di ricevimento. All’Ufficio postale mi assicurarono che, con il “pacco celere 3, occorrevano appena 3 giorni per la consegna e, in caso di assenza del destinatario, la giacenza era di soli 7 giorni, dopo di che al massimo entro 15 giorni ricevevo la cartolina A.R., oppure la restituzione del pacco contenente “Libri/DVD” regalo. [Massimo Troisi: “NON CI RESTA CHE RIDERE”, autore che in vita adoravano e seguivano alla TV - n.d.a.].




Purtroppo il giorno 3 gennaio scorso non avendo ricevuto proprio niente, andai a protestare all’Ufficio postale, dove il pacco non risultava in giacenza e neanche erano in possesso del libretto delle firme di avvenuta ricezione. Mi fornirono un numero verde da chiamare da telefono fisso per avere notizie sicure e precise.


Telefonai e mi comunicarono che il pacco dei dati forniti risultava consegnato in data 24/12/2007. Per la mancata ricezione della cartolina A.R. mi consigliarono di attendere ancora 3-4 giorni e, nell’ulteriore mancanza, di ritornare all’ufficio postale a redigere un reclamo per ricevere un duplicato della cartolina A.R.


Proprio l’altro ieri ho prodotto questo reclamo con la speranza di ricevere al più presto la benedetta cartolina con la firma di LINDA o magari del proprietario sopra, come nel passato era pure capitato. Ero certo che LINDA era assente per trascorrere le festività natalizie presso le sorelle o a Napoli o a Roma.






Cara CINZIA, passo a descriverti le circostanze drammatiche verificatesi nel ricevere la tua Raccomandata, che per te sarà stato come un travaglio ad inviarmi. Sono certo che te l’ha ispirato lo Spirito Santo. Che grave guaio se non l’avessi fatto!


L’altro ieri effettuai l’uscita da casa, che faccio ogni 5 giorni per approvvigionarmi del pane, sigarette e passare al vicino supermercato; rientrai alle ore 13,15 e dopo 5 minuti mi bussò la sorella Mariagrazia, invitandomi ad uscire fuori per firmare la ricevuta di una Raccomandata A.R. Mia sorella si aspettava, assieme a me, che si trattasse della ricezione di un ennesimo decreto dell’ASL - Ufficio invalidi civili, o qualche importante comunicazione relativa all’INPS, per un ricorso amministrativo che un giovane avvocato di Napoli, cugino del mio medico di base, che mi tiene a cuore come un figlio, avendo suo padre della mia stessa età e che proprio in mattinata mi ha assicurato, telefonicamente, che detto ricorso, presentato al Giudice all’inizio di gennaio 2006, ha ricevuto la comunicazione che al 99% è stato accolto, con la motivazione che io «essendo incapace d’intendere e volere, rientro nella contemplata invalidità psichica, prevista dalla legge, in quanto “pericoloso per sé e per gli altri». Poi mi ha dato la buona notizia per mia sorella, in quanto non mi dovrà più accompagnare davanti al Giudice che decide la causa a febbraio p.v.; è stato sufficiente la visita che facemmo a Napoli 6 mesi orsono presso uno Studio del Consulente Tecnico del Giudice, che ci prescrisse una serie di accertamenti clinici, con esclusione della psichiatria, e che io produssi entro 30 gg. Fu allora che presentai la copia del terribile certificato del 2 marzo 1994 e la sentenza del Giudice di pace penale di Roma, che in data 8/5/2006, emise sentenza di assoluzione «dal reato ascrittogli perché commesso da persona non imputabile per incapacità di intendere e di volere». Mariagrazia risiede a Cosenza, non abita qui, ma viene spesso per la figlia Sara, che è in dolce attesa.


Perciò mia sorella era interessata al mittente della Raccomandata e quando ha letto trattarsi della figlia più piccolina CINZIA, è rimasta meravigliata, ma per discrezione se ne è salita sopra augurandomi che si trattasse di “buone notizie”.



Nel leggere i tuoi pochi righi ho avuto la stessa reazione, ma più struggente della precedente notizia che ebbi alla inaspettata dipartita di ANNAMARIA il 18/11/1997, quando non vedevo l’ora di rientrare in famiglia e all’improvviso la voce di zio Giorgio, visitandomi quella mattinata in tipografia, esclamò : «Annamaria è morta!», «E sono morto anch’io!», risposi. Aggiunsi sùbito che entro un’ora poteva ritirare il manifesto di lutto, dove io proprio non intendevo né dare il triste annuncio, né di presenziare ai funerali. Preferivo ricordare mia moglie quando nell’aprile 1994 la salutai con un bacio in fronte, assicurandole che con i soldi fatti dall’errore dello scienziato professore di malasanità, le avrei comperato la casa e anche il palazzo di fronte.





Invece successivamente, lavorando malpagato per l’incivile invalidità civile appioppatami, sono riuscito soltanto a rimborsare 6 milioni di lire ai familiari di mia moglie per spese anticipate dei funerali e di provvedere all’acquisto di un loculo al cimitero del costo di 4-5 milioni di lire che, a tempo debito, raccoglierà anche le spoglie mortali della nostra amatissima LINDA. Unite madre e figlia in Terra e in Cielo.






Il 24 dicembre 2007 si è festeggiato la nascita di CRISTO in Terra e di LINDA in Cielo!!!


Mi sono bastati pochi minuti esclamando a me stesso che sarà lo Spirito del Signore a suggerirmi le decisioni da prendere.


Questa volta al luttuoso evento mi sento come quando si verificò la dipartita di mia madre OLIMPIA, il 22/2/2003, non più un “uomo morto”, ma un “uomo vivo”, «forte come la morte», per l’Amore immenso posseduto. Per questo che gioisco! Alleluia!





Ho citofonato alla sorella dopo 10 minuti, invitandola a scendere, munita di occhiali e quando è arrivata a leggere: «LINDA PURTROPPO NON CE L’HA FATTA E CON NOSTRO IMMENSO DOLORE È FINITA IL GIORNO 24 DICEMBRE 2007...», è scoppiata a gridare, con incontenibile pianto e copiose lacrime; da VERA “pazza irragionevole” ha cominciato a sproloquiare: «No, no, nooo! Ma che ha avuto? Era così piccola! Ma perché sapendo che doveva morire, non ti hanno chiamato? Tu sei il padre e avresti dovuto saperlo! Era meglio che non me lo comunicavi!». Le ho risposto: «Le mie figlie hanno fatto esattamente ciò che io avrei fatto al loro posto e io le assolvo totalmente e sono sempre stato fiero di esse, anche se esse non lo sono di me. Se non ti fossi trovata presente a conoscere il mittente CINZIA, certamente non t’avrei chiamata e se l’ho fatto sùbito è stato solamente per scongiurarti a far sì che come ti guarderai bene dal farlo sapere ai tuoi figli Antonio in Spagna e Sara di sopra, che proprio poco fa mi hai comunicato che è incinta (una ragione in più per non farglielo sapere), così devi fare con chicchessia, neanche ai 3 fratelli, parenti, amici e conoscenti, nessuno, dico nessuno dovrà permettersi di darmi le condoglianze, perché mia figlia vive in me, nelle sorelle e in quanti l’hanno amata e ora sta in Cielo festeggiando, in pace con la sua mamma, a godere dell’infinita bellezza e dolcezza del Signore Gesù Cristo! Questa è la mia fede!. Gloria a Te, Signore!».




Mia sorella ha così concluso: «Hai un cuore infame! Perché se a me morisse mia figlia, mi butterei da sopra giù, morendo di dolore! Questi sono dolori immensi che tu dai senza rendertene conto». Si è calmata sulle mie seguenti parole: «Io invece godo e chiudiamo qui il discorso e non ne parliamo più. Devi considerare che manifesto il frutto della mia FOLLÌA; recentemente il Giudice penale ha sentenziato che sono PERSONA NON IMPUTABILE! Quindi non ho alcuna colpa!».




Care dilette figlie VALERIA e CINZIA, questa è l’ultima Raccomandata che ricevete da me. Non mi permetterò ancora di scriverVi; sono rassegnato che non ci potremo mai reincontrare, abbracciare e quant’altro prima che non si sia riconciliato con DIO/Padre, il nostro Paese e il Mondo intero. Vi rammento però il patto che feci con il Signore e registrai pure in 22 microcassettine di 3 ore, che inviai in data 10 gennaio 2005 a voi 3 e alle massime Personalità dello Stato Italiano e Santa Sede, fu la raccomandazione che il meraviglioso spettacolo rivoluzionario cristiano, del cambio iniziale dalla “Valle di lacrime” all’ “Aiuola di Dio”, io lo voglio godere da quaggiù e non credo che il Signore mi lasci da solo senza di voi. Se i vostri rispettivi compagni di vita praticano Internet, è anche da lì che mi potete seguire rimanendo nell’anonimato.





Cara CINZIA, consòlati con il bambino e il marito che hai, e tu cara VALERIA, sol che tu lo volessi, potresti anche avere la facoltà di superarmi in intelligenza, pensaci su e fatti coraggio! Ricordi, lo disse Proudhon!?


Il Vs. aff.mo “papino” che VI AMA comunque siate (+ del Dio religioso o filosofico).


(F.to: Eascio)



________



N.B. - CINZIA: Per i soldi in restituzione, non osare più neanche pensarlo. Non te lo pemetto. Piuttosto impegnati per un doveroso ricordino di lutto degno di LINDA.


VALERIA: Ricordo che dicevi: «A me non riesce niente!». Da Sociologa (dal mio caso) oggi puoi iniziare per essere il + grande genio femminile.




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Ringrazio chi si è sciroppato tutto.


Voglio terminare, cari amici forumers, parafrasando Pavarotti.


Nessun dorma! Destatevi nella beata speranza… Perché il mio mistero è aperto in me,… il nome mio qualcun già sà,… Mi ucciderà? Ma nooo! Di certo, presto vinceremo, vinceremo, vinceremooo!



Ora non mi resta che pubblicare su EASCIOBLOG. Cordialmente



Inenascio Padidio :) :) :)


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Per il lettore che voglia seguire il thread sul Forum ATTUALITÀ La7 Community, questo è il link:

http://www.la7.it/community/forum/forums/thread-view.asp?tid=23291&posts=6#M1170808




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