martedì 12 gennaio 2010

Resuscitare il futuro - IO direi: Rigenerare il futuro.

Resuscitare il futuro

È il titolo dell'articolo del professor PIERLUIGI CELLI, pubblicato su DILLINGER.it, a cui mi onoro di appartenere dal 20/10/2008, quando operava con la denominazione ItakaPress, sempre sotto l'ottima direzione del professor MICHEL MARTONE.

Voglio riportare qui, sul mio blog "DIARIO in Rete", il mio commento all'articolo.

Dell'intero autorevole articolo voglio stigmatizzare soltanto il titolo e la frase più segnificativa dell'insigne professor CELLI, presente nel penultimo capoverso dell'articolo:

«Non si può essere delusi dai giovani senza riuscire a vergognarsi per quanto non abbiamo fatto per loro, o per quello che l’ignavia ci ha consigliato così spesso di dimenticare, nella presunzione che le colpe ricadessero comunque sul segmento più debole della catena.».

Questo è il mio COMMENTO:

Riguardo al titolo dell'articolo, meglio sarebbe stato: «Rigenerare il futuro». Poi si vedrà come, infallibilmente, si potrà rigenerare il futuro che, ricordiamoci, appartiene ai giovani.

Riguardo al penultimo capoverso riportato, voglio interpellare l'Autore, scongiurandolo accoratamente di non avvalersi, irresponsabilmente, della facoltà di non rispondermi.

A cosa serve essere o non essere «delusi dai giovani»?
A cosa serve vergognarsi o non vergognarsi «per quanto non abbiamo fatto per loro»?

Caro professor CELLI, non serve a niente! Totale sterilità comunque si opti.

All'età di 54 anni ho compreso di aver sbagliato tutto l'insegnamento trasmesso alle mie 3 dilette figlie, preoccupandomi di procurare loro, incoscientemente, in tutta buona fede, una unica cosa: il c.d. "dio Denaro", lavorando giorno e notte per procurarglielo con l'onesto lavoro, consentendo loro anche di laurearsi, visto che erano come me alla loro età, volonterose e irreprensibili negli studi.
Di famiglia proletaria lavoravo felicissimo, appassionatamente, per assecondare l'attitudine agli studi delle 3 figlie, proiettato impulsivamente dall'amore carnale di mia moglie, unica donna della mia vita, pur desiderandone una moltitudine. Quindi da persona adultera, non sono mai stato un angioletto!

In effetti avevo seminato vento e raccoglievo tempesta, soprattutto dalle 3 figlie, nella loro domanda al tempo degli studi universitari e da laureande, riferitami da mia moglie: «Se non potevate garantirci una vita felice "vita natural durante", come vi siete permessi di metterci al mondo?».
È la classica ingrata e IRRESPONSABILE domanda che la stragrande maggioranza degli uomini rivolge al meraviglioso Creatore di tutto l'universo. Non siamo frutti del caso, siamo incondizionati arbitri del nostro destino nella vita terrena.

Poiché nell'anno precedente, esattamente nella prima ora della notte di venerdì-sabato 31/05/1992, all'età di 53 anni, fui risuscitato in Ospedale pubblico, miracolosamente, da morte certa per un episodio acutissimo di "Edema polmonare", pensai di avere una sola possibilità per RISCATTARMI dell'intera vita trascorsa. Come? Imitando ed emulando il Dio di Gesù Cristo, l'Unico DIO conosciuto, ahimé, soltanto all'inizio del 1990, quando avevo 51 anni. Mi è stato dato di interpretarlo in maniera perfettissima. Per questo non mi vanto di niente!

Nacque così l'Opera epistolare e profetica LA DIVINA COMMEDIA BIS. Scrittura in 13 Epistole iniziata il 25 ottobre 1993 e terminata il 25 Ottobre 2000 (7 anni). Continuata poi, con una APPENDICE all'Opera di ulteriori 3 Epistole, formate di 3+3+33 pagine, iniziate in data 25/01/2003, quando il calendario Cristiano celebra la "Conversione di S. Paolo". Tutte le dette Epistole sono state preventivamente depositate, man mano che le ho scritte, presso l'ex parlamentare e critico d'Arte, professor Vittorio SGARBI e, parzialmente, presso l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri dottor Silvio BERLUSCONI, sin dal 15/01/1994, quando era considerato 1° Editore Italiano, con l'intenzione di "scendere in campo politico".
Tutta l'intera Opera è terminata dopo 12 anni dall'inizio su indicato, vale a dire, in data 25 Ottobre 2005.
In data 8 Dicembre 2005 vi sono state, da parte mia, 2 richieste alla Santa Sede (che pure avevo spedito oceanica scrittura dell'Opera) e 1 INTIMAZIONE alle prime 4 cariche della Repubblica: Ciampi/Pera/Casini/Berlusconi. Lettera di complessive 8 pagine, pubblicate recentemente QUI.

In data 19/12/2000 inviai la 13^ Epistola, riassuntiva delle precedenti, a tutti i cari connazionali, esemplificati in 333 massime Personalità della Repubblica. A questa allegai un documento personalizzato, intitolato DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ, ineffabile SFIDA a tutti i connazionali.

Ella, professor Pierluigi CELLI, è la Personalità n. 156/333, e proprio oggi ho pubblicato tale documento che potrà rileggere a questo indirizzo Web:

http://inenascio.splinder.com/media/22036033.

Ora vediamo come, infallibilmente, si potrà «Rigenerare il futuro ai giovani».

Io l'ho fatto riscattando tutti i 50anni di vita errata passata, con l'Amore forte come la morte, per essere riuscito a sacrificare mia moglie, le 3 figlie ed anche la mia vita, per dare ai giovani un futuro tutt'altro che di sola disperazione, derivante dall'opera mefistofelica del Diavolo, attraverso lo strapotere delle sovranazionali Banche centrali, le quali determinano il nostro attuale sistema sociale profondamente ingiusto, tanto da rendere invivibile la vita terrena alla stragrande maggioranza dell'umanità.

Cosa chiedo al professor Pierluigi CELLI? Chiedo di dare il Suo contributo per «Rigenerare il futuro ai giovani», nel modo seguente:

Rispondere alla mia "SFIDA ineffabile" lanciata il 19/12/2000 (meglio tardi che mai), con la propria "DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ", la quale dovrà essere data, doverosamente, nel rispetto dei diritti inalienabili sanciti nella nostra Costituzione, finalizzata al "Bene comune".

Nel rispetto di tali "Diritti inalienabili" dovuti anche alla mia persona, negati da oltre 15 anni. Si consideri che vivo ancora seppellito ingiustamente in "manicomio familiare" di mq. 16, condannato di fatto a "Morte civile", con la perdita della "Facoltà di agire in giudizio", a ciò si aggiunga il "Disconoscimento di paternità" da parte delle mie 2 dilette figlie superstiti. Offesa massima che si possa fare ad un uomo. Qualunque e comunque esso sia.

Il professor Pierluigi CELLI dovrà non essere dissenziente al mio diritto a ricevere interamente l'intero suo patrimonio, quale mio GIUSTO onorario per la "Lezione di Sapienza" speciale impartitaGli. Mentre tutti i connazionali da me non interpellati direttamente, l'onorario da pagarmi sarà di "Lezione di Sapienza" semplice, assoggettata al pagamento del dovuto onorario di Lit. 100 miliardi di vecchie lire.

ATTENZIONE! Tutti usufruiranno della ricca franchigia, stabilita e notificata in data 13/06/1994 al Ministro di Grazia e Giustizia, On.le giurista avvocato Alfredo BIONDI del 1° Governo BERLUSCONI, allora stabilita in Lit. 3.000.000.000 e oggi, dopo 15 anni, rivalutata il doppio, vale a dire Euro 3.000.000.

In effetti io, a tutti gli amati connazionali, non tolgo alcunché di essenziale per garantire ad ognuno la serenità economica per sé e per i propri eredi, tolgo semplicemente la parte economica superflua, la sola responsabile della vita miserabile che l'umanità, dominata dal Diavolo, vive da sempre. Si comincerà finalmente a vivere la breve vita terrena, a prescindere dell'aldilà, «nella LIBERTÀ della "Gloria dei Figli di DIO"». Senza più essere dominati dalle menzogne mefistofeliche del BUFFONE tenebroso.

Il professor Pierluigi CELLI deve considerare che, se così non fosse, io rimarrei seppellito vivo in "Manicomio familiare" dove tuttora ancora vivo, privato di tutti i più elementari diritti inalienabili sanciti dalla nostra Costituzione, frutto del sangue versato di tanti nostri martiri avi.

Ma. paradossalmente, a me non verrebbe tolto neanche una sola briciola della "Felicità perfetta" in termini di "Pienezza dell'Essere" in cui vivo dal 1/11/2003.

Il professor Pierluigi CELLI non deve avere alcunché da temere, considerando anche di far parte di ben 333 massime Personalità a cui richiedo di corrispondermi l'intero patrimonio conseguito da quando è venuto nudo all'esistenza.

Consideri, infine, che io non gli impongo nulla, Egli dovrà semplicemente esercitare il "Libero arbitrio", con il quale il meraviglioso Creatore, da me divinamente interpretato da Attore autodidatta, si sottomette alla Sua Creatura più bella dell'universo: Uomo/Donna, da cui deriva l'incommensurabile dignità di "essere umano", così ritenuto sia dai laici che dagli ecclesiastici.

Qualunque decisione il professor Pierluigi CELLI prenderà, è da me scongiurato accoratamente di far seguire una dovuta argomentazione, a sostegno della propria decisione. Tanto per onorare la Sua incommensurabile dignità di persona, del tutto uguale alla mia, sia pure in una abissale diversità che, peraltro, contraddistinque un essere umano da ogni altro, ragion per cui la vita è bella!

Quanto scritto a commento dell'articolo del professor Pierluigi Celli, augurale per il Nuovo Anno 2010, vale anche per l'Amico FaceBook, professor Michel MARTONE, responsabile di DILLINGER e per tutti i suoi colleghi Autori, con tutta la bella Comunità di giovani, orgogliosi come me, utenti contributori di DILLINGER. Cordialmente :) <3 :)

Inenascio Padidio

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