lunedì 18 gennaio 2010

… Gesù era un maestro di laicità. Chi ha detto che il suo regno non è di questo mondo? Più laico di così…Massimo Cacciari sui crocifissi nella aule scolastiche « Politica dei servizi sociali: ricerche in r

… Gesù era un maestro di laicità. Chi ha detto che il suo regno non è di questo mondo? Più laico di così…Massimo Cacciari sui crocifissi nella aule scolastiche « Politica dei servizi sociali: ricerche in r

Ho trovato questo link ricercando su Google Alessandra Drago, ottima autrice che scrive su STAMPA LIBERA.org, sito sul quale da pochi giorni mi sono registrato con molto piacere.

Ho pensato di riportarlo qui, per avere l'opportunità di definirmi il terzo grande laico, dopo il primo maestro di laicità che è stato Gesù Cristo. Questo è il pensiero di Massimo Cacciari, con cui concordo totalmente.

Il secondo maestro di laicità è stato Dante Alighieri, tale è emerso dalla "Divina Commedia". Infatti, tutti possono verificare che neanche una sola parola della "Commedia" di Dante è citata negli AAS (Acta Apostolicae Sedis), vale a dire la "gazzetta ufficiale" della Chiesa Cattolica. Non si può smentire assolutamente.

Il terzo maestro di laicità sono io, Inenascio Padidio, tale mi rivelo ne' "LA Divina Commedia Bis", Opera epistolare e profetica, iniziata il 25/10/1993 e terminata il 25/10/2005. E' composta di 13 Epistole + 3 di Appendice.
E' stata depositata, a mezzo di Raccomandate A.R., man mano che si è formata in 12 anni, presso il noto critico d'arte, ex parlamentare, professor Vittorio Sgarbi, quasi interamente l'ha ricevuta l'attuale Capo del Governo, dottor Silvio Berlusconi e il professor Emanuele Severino, mio ex maestro di filosofia e metafisica.

Infine, la 13^ Epistola, riassuntiva delle 12 precedenti, è stata inviata, in data 19/12/2000, a 333 massime personalità della Repubblica, in rappresentanza di tutti i connazionali.

Ribadisco, come già scritto sul profilo, di essere a-religioso e a-partitico. Mi definisco un ateo-cristiano, proprio come si definì, negli ultimi anni di vita, l'indimenticabile giornalista scrittrice Oriana Fallaci, nel cap. 9 del volume "La Forza della Ragione".

Riassumo, in estrema sintesi, tutto il contenuto della mia unica Opera omnia sopra citata, a giustificazione di come io debba essere ritenuto 3° laico dopo Gesù Cristo e Dante Alighieri.

A soli 4 mesi da un episodio mistico, del tutto simile a quello dell'Apostolo Paolo, quando descrive di essere stato rapito al 3° Cielo, mi sono trovato ad iniziare una vicenda legale del tutto simile a quella capitata da un giorno all'altro allo scrittore Franz Kafka. Da un giorno all'altro di mercoledì 2 e giovedì 3 marzo 1994 mi sono trovato senza più poter rientrare in famiglia acquisita: amata moglie e dilette 3 figlie, irreprensibili negli studi universitari per la gioia di laurearsi, per le quali avevo dedicato appassionatamente 30 anni di lavoro, a non meno di 16 ore/die (1964-1993).

Mi trovai così precipitato in una condizione di crocifisso condannato di fatto a "Morte civile", a causa della malvagità di mia sorella ed una mia cognata, entrambe assatanate del "dio Denaro", le quali, subdolamente, in seguito ad una banalissima lite dai toni altisonanti, per squallidi motivi d'interessi ereditari, avvenuta mercoledi 23 febbraio 1994 tra me e la sorella, si procurarono, a mia insaputa, un terribile certificato medico neuropsichiatrico, con tanto di terapia intensa a base massiccia di Haldol, in Trattamento Psichiatrico Obbligatorio, a cui non volli assolutamente sottopormi (tutto dettagliatamente precisato nei posts precedenti a cui rinvio chi voglia approfondire la vicenda).

Sono vissuto, così precipitato in un abisso di dolore, per 8 lunghi anni, fino al 30/10/2003. Sono però rimasto sempre sereno, a motivo della Fede in Dio, che prima o poi sarei tornato "a riveder... l'amor che move il sole e l'altre stelle".

Diversamente da Kafka, come spiega ne la "Metamorfosi", a partire dal 1°/11/2003, anziché ritrovarmi uno "scarafaggio ributtante", mi sono ritrovato in "Felicità perfetta", in termini di "Pienezza dell'Essere".

Così vivo beatamente, nel mio piccolo "Manicomio familiare" di appena 16 mq ormai da ben 6 anni.

E' così resta ancora in atto una CONTROVERSIA, squisitamente giuridica, tra me e tutti gli amati connazionali, che insieme formiamo il Glorioso Popolo Italiano.
Come io ho preso atto di vivere sì in "Manicomio" ma nella massima serenità, pace e gioia, totalmente appagato e risolto brillantemente il "problema esistenziale", che ognuno sente nell'intimo della propria coscienza, così i connazionali devono prendere atto che vivono nel Gigantesco "Manicomio Italia", tutti indistintamente [vittime (i popoli) e carnefici (i massoni)] si ritrovano a vivere imprigionati con catene d'acciaio, con la perdita reciproca dell'elemento più bello della vita: la LIBERTA' "che è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta".

Come possono liberarsi da tanto MALE, che è unicamente di natura diabolica? (Signoraggio bancario, NWO, etc. etc.).

Semplicemente con lo "strumento giuridico" ma porre in atto nella riconosciuta Patria dello "Stato di diritto". L'applicazione di tale "strumento giuridico" è un atto interno, unicamente di competenza dello Stato Italiano, e ad esso non potrà opporsi alcuna istituzione comunitaria europea, Trattato di Libona ed altri trattati internazionali, perché? Perché assolutamente imprevedibile.

Pertanto, legalmente, risulterò io l'uomo italiano più ricco di Euro in assoluto, con una ricchezza più che sufficiente a risolvere qualsiasi crisi economico-finanziaria ed ambientale, salvando cosi l'Italia e, conseguentemente, tutte le belle Nazioni di tutti i continenti.

Per ulteriori precisi dettagli su come avverrà tutto ciò, rimando ai posts di questo blog. Non posso ripetere sempre le stesse cose.

Voglio solo precisare che dobbiamo ritenere preziosissima e indispensabile la nascita dell'intera tecnologia informatica della rete Internet, guarda caso, iniziata a concretizzarsi negli ultimi 15 anni, parallelamente alla mia vicenda, inimmaginabile ma indubbiamente vera e reale, unica autenticamente capace di salvare e rigenerare un nuovo meraviglioso mondo d'Amore, partendo dal Belpaese ITALIA.

Fino ad oggi una sola persona ha riconosciuto la natura provvidenziale della mia persona: la mia catechista, via radio, della mia iniziazione cristiana (1992-1994), si chiamava AnnaMaria CENCI. Mi doveva comunicare tutta la Sua gioia nei primi mesi del 2006, improvvisamente scomparve, fulminata da una "emorragia interna" nel pomeriggio del 22/02/2006. Mi fermo qui.

Informo che, nella mia Opera sopra citata, è scritto che "Beatrice CENCI sta a Dante Alighieri, come AnnaMaria CENCI sta a Inenascio Padidio", guarda caso!

SAGGIO CONSIGLIO

A tutti gli uomini laici di buona volontà, particolarmente a quelli che hanno più fame e sete di GIUSTIZIA: potete utilizzare Inenascio Padidio alla stregua di un JOLLY, per stravincere tutte le Vostre giuste cause. E' risaputo che questa carta da gioco in se stessa non ha alcun valore. Il valore immenso glielo dà il soggetto che che lo utilizza. A buon intenditor, poche parole!

Buona fortuna a chiunque legge, con l'augurio che, nell'arco di soli 12 anni, tutti i giovani possano vivere nella massima serenità, pace, gioia e totalmente appagati della breve vita terrena, a prescindere dell'aldilà, proprio come vivo io, ormai collaudato da ben 6 anni.

In piena sincerità e ottima Fede :-) <3 :-)

Inenascio Padidio

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