giovedì 31 dicembre 2009

Prova PRATICA dell'Esistenza di DIO (quello di Gesù Cristo, la cui Religione più predica bene ma si pratica malissimo, in Italia e Vaticano).

Notare al collo 3 simboli molto significativi: 1) Chiave di Gerusalemme per risolvere ogni crisi,
2) Mia Fede in Cristo priva del "dubbio metodico", 3) Croce di Cristo, Redentore del genere umano.



Per chiudere quest'anno 2009, presento un originalissimo post augurale per il Nuovo Anno 2010.
Per risolvere l'immenso problema di DIO, abbiamo la «Prova ontologica di S. Anselmo», abbiamo le «Cinque prove del dottor Angelico S. Tommaso d'Aquino».
In questa fine primo decennio del terzo millennio, presento la «Prova PRATICA dell'Esistenza di DIO del "Pazzo/Stolto/Debole di DIO" Inenascio Padidio».


TESTIMONIANZA su apposito form di ZENIT – IL MONDO VISTO DA ROMA - del 29/12/2009 15:30:

E-mail: inenascio@gmail.com

Nome e cognome: Enrico Ascione (username da usare: Inenascio Padidio).

Organizzazione (facoltativo): AUTODIDATTA – Educatore scientifico dell’AMORE (no profit)

Soggetto del messaggio: Prova PRATICA dell’Esistenza di DIO (quello di Gesù Cristo, la cui Religione più si predica bene ma si pratica malissimo, in Italia e Vaticano).

«Se Dio non ci fosse, bisognerebbe inventarlo» (Benedetto XVI). Parole sante!

Il Nostro Santo Padre Tedesco, ex Cardinale Joseph Ratzinger (Vicario del dolcissimo Cristo in terra) è ben servito da Inenascio Padidio, servo di tutti i servi esistenti.

Alla cortese MASSIMA ATTENZIONE della Redazione Italiana di ZENIT.

AVVERTENZA:

Testimonianza, più UNICA che rara, da affezionato Vs. benefattore “una tantum” di Euro 100,00 del 23/01/2009.

Qui, con immensa gioia, s’informa di una vicenda, squisitamente giuridica originalissima, inaudita in assoluto per ogni tempo passato, presente e futuro, di valore incommensurabile, che offro a titolo di GRATIFICAZIONE, per l’encomiabile attività informativa in Italia e nel Mondo di ZENIT – IL MONDO VISTO DA ROMA.

1) In data 25 Ottobre 1993, nel 4° anno della mia iniziazione cristiana, quando avevo 54 anni, ho vissuto un episodio mistico, simile a quello di S. Paolo, dove il Sommo Apostolo delle Genti, del quale sono svisceratamente appassionato, racconta che fu rapito al 3° Cielo.

Dopo la visione mi definivo il "Pazzerello del Signore", mentre tutti i familiari cominciarono ad etichettarmi “pazzo irragionevole”.

Il significato della visione era che si doveva consolidare sulla terra il “Regno di DIO”, il quale è di questo mondo, come attesta esplicitamente il Pater Noster, unica preghiera consigliata dal Signore GESU’ CRISTO.

2) Mercoledì 23 Febbraio 1994 (a 4 mesi esatti dalla “visione mistica”) ebbi una lite dai toni altisonanti con l’unica sorella MARIAGRAZIA (donna letteralmente assatanata del “dio Soldi”, pur dichiarandosi cristiana).

In detta lite, per stravincere, quando ad un certo punto mia sorella mi gridò, da vera pazza irragionevole: «Tu da 3 anni stai con mamma e non stai più con moglie e 3 figlie, perché sei stato punito da DIOOOOOO!». A queste parole, mi ricordai della reazione che ebbi nella visione, quando mi chinai a terra camminando come un cane, leccando con la lingua 3 volte il polveroso pavimento, in segno di obbedienza a Dio.

Feci la stessa cosa, in più gridai con tono immensamente più forte del suo: «Io so-no il paz-zo di Dioooo!.... io di-mo-stro Diooooooo!

Praticamente, ero ben conscio di SIMULARE una persona che ha "totale fratturazione dell’io” (cosa che posso ripetere con disinvoltura quando e come voglio, tanto che ho intenzione di fare un bel 4° video su YouTube, per far conoscere “Il pazzo del Signore” in tutto il mondo).

3) Mercoledì 3 Marzo 1994 (dopo 7 giorni esatti dalla lite), uno scienziato neuropsichiatra di fama nazionale, a mia insaputa, consegnò a due miei stretti congiunti, in seguito a loro espressa richiesta, un terribile certificato del seguente tenore: «Certifico che Enrico Ascione, … di anni 55… è affetto da ‘Psicosi delirante’. Egli necessita in atto di trattamento psichiatrico obbligatorio essendo pericoloso per sé e per gli altri» (segue firma).
A questo certificato aggiunse Terapia per 30 gg., in attesa di ricovero, con forti dosi di HALDOL fiale e gocce, «elevando la dose dopo 5 gg.» + altri farmaci neurologici e ipotensivi.

4) Giovedì 4 Marzo 1994, mio fratello CIRO e la moglie GRAZIA si precipitarono da me verso mezzogiorno, con in mano un foglietto di farmacia universitaria, con sopra scritto i medicinali della terapia del medico specialista, con la chiara posologia da rispettare.

Questi due congiunti mi informarono che ero affetto da una bruttissima malattia psichiatrica e che, grazie ai progressi della scienza medica neuropsichiatrica, si poteva rimediare a condizione di sottopormi ad energica cura per 30 gg., in attesa di ricovero, onde evitare che la terribile malattia divenisse irreversibile.

Insistettero per un’ora affinché acconsentissi di sottopormi alla ‘provvidenziale’ cura.

In compenso, generosamente, mi avrebbero donato 50 milioni, da utilizzare per metà alla Clinica “Villa dei Gerani” a Capodimonte di Napoli, dove prestava servizio il medico, e l’altra metà l’avrei utilizzata per poter meglio riprendere il lavoro in proprio di artigiano produttore di composizione tipografica, miseramente sospesa per un acerbo contenzioso commerciale con una ingorda società finanziaria di Torino, di nome LOCAT.

Detta offerta di 50 milioni di lire, era valida solo se avessi accettato entro 7 ore, visto che io dissentivo assolutamente.

Attendevano la mia telefonata di consenso in serata.

Rimasto solo pensavo che neanche per tutto l’oro del mondo mi sarei sottoposto alla micidiale terapia. Avendo nella lite SIMULATO perfettamente la terribile malattia mentale, ero certo di essere sano di mente.

Nella mia esperienza di lavoro sapevo che chi sbaglia paga le conseguenze dell’errore commesso.

Nel caso del medico il pagamento era di valore incommensurabile, ma io avrei anche potuto felicemente transigere dietro corresponsione minima di 3 miliardi di lire, preoccupandomi molto, soprattutto, di salvare l’altissimo onore, dignità e decoro del medico arcimiliardario (così informato col senno di poi), dichiarando in pubblico che l’ingente somma l’avevo vinta al Totocalcio, così finalmente potevo acquistare casa all’amata moglie e dilette 3 figlie, irreprensibili studiose ragazze, tutte agli studi universitari, sostenute con il solo mio reddito da lavoro di onestissimo operaio proletario stakanovista, per passione e necessità.

Altro che 50 milioni di premio!... per andare poi certamente all’altro mondo, come capitato il 2 Gennaio 1990, al fratello FRANCESCO a 55 anni, proprio con una terapia simile a quella propostami.

Mi diedi subito da fare interpellando via fax 3-4 avvocati di mia conoscenza.

Di questi uno solo, telefonicamente, mi comunicò che contro quel medico non c’era niente da intentare e lui, non come avvocato ma d’amico, tanto amico da chiamarmi “collega”, mi consigliò di scappare quanto più lontano possibile da tutti i familiari, a suo dire, intenzionati ad ottenere la mia interdizione.
Non gli credetti.

Sperai in uno scoop giornalistico e invia fax ai direttori di svariati quotidiani nazionali, come Sergio Zavoli, Walter Veltroni, Indro Montanelli, Vittorio Feltri, Enrico Mentana e Pialuisa Bianco.
Nessuno mi rispose.

La copia originale del certificato di questo medico l’ho da poco pubblicata qui:

<http://wwwnew.splinder.com/mediablog/Inenascio/media/21926405>,

mentre l’allucinante terapia la potete leggere, ahimé un po’ sbiadita, qui:

<http://wwwnew.splinder.com/mediablog/Inenascio/media/21926424>.

5) In data 13 Giugno 1994, in extremis, mi rivolsi al Ministro di Grazia e Giustizia, On.le Avv. ALFREDO BIONDI, del 1° Governo BERLUSCONI (entrambi da me eletti amabilissimi “Amici particolari” nella mia Opera epistolare e profetica, iniziata proprio dopo l’episodio mistico di cui sopra, intitolata: LA DIVINA COMMEDIA BIS, che potete leggerne l’inizio a questa pagina Web:

<http://eascioblog.blogspot.com/2008/03/eascio-e-la-divina-commedia-bis-un.html>.

Al Ministro Biondi inviai una lettera composta di 2 pagine dattiloscritte, dove allegai un componimento formato di 33 cartelle + 3 pagine di allegati, composto in data 4 Maggio 1994, a cui diedi il titolo: UNA BREVE BELLISSIMA STORIA TRIONFALE DI GIUSTIZIA E D’AMORE.

In estrema sintesi, in tale componimento comunicai al Ministro che io, poiché nella mia lunga poderosa attività di compositore tipografo linotypista, mi ero deliziato a comporre oltre 3.000 volumi editoriali e pertanto avevo acquisito una particolare acutezza mentale che, partendo dal minimo valore 1, va sempre più divaricandosi, per cui, dotato di tale potente virtù, avevo deciso di commercializzarla, per ricavare una immensa quantità di quattrini, impartendo “Lezioni di Sapienza” SEMPLICI e SPECIALI.

La ‘semplice’ andava assoggettata all’onorario il pagamento di sole Lit. 100 miliardi.

La ‘speciale’, invece, l’intero patrimonio del ‘fortunato’ paziente o cliente.

Scrissi: «Lei penserà che con simili onorari mai alcun cliente potrò trovare. Utopia pura! Invece no! Ne ho acchiappato sùbito uno grosso grosso, si tratta del Chiar.mo Prof. Vincenzo BONAVITA, in quanto questo medico, rivelatosi autentico criminale baccalà, una mia semplicissima SIMULAZIONE di follìa di “Psicosi delirante”, l’ha scambiata (con madornale superficialità e scellerata fantasia, perché acquisita “de relatio” da 2 perfidi congiunti), per il sintomo della terribile malattia psichiatrica, precipitandomi così da un giorno all’altro, kafkaniamente, in un abisso di dolore, per trovarmi inopinatamente in una condizione irreversibile di MORTE CIVILE, per cui, nella fattispecie, obiettavo al Ministro Biondi: non v’è alcuna legge che può porre un limite ALLA MIA LEGGE per rimanere persona… viva! Questo medico mi dovrà favorire interamente tutto il suo patrimonio, perché è da risuscitare!».

Il Ministro Biondi è uno fra i primi giuristi italiani, che i “Principii giuridici” li conosce benissimo.

Infatti fu l’unico a rispondermi, in maniera molto lusinghiera, tanto da farmi decidere di perseverare nel perseguire tenacemente il professore BONAVITA, con la garanzia che la mia vittoria finale, a qualsiasi costo, è certa come la morte.

Tutti sono attaccati al Denaro, io lo sono immensamente di più, poi si vedrà perché e per quale scopo sono così oltremodo attaccato ai quattrini.

La mia lettera con la risposta del Ministro biondi, fresca fresca postata, la potete leggere sul mio “DIARIO in rete”:

<http://eascioblog.blogspot.com/2009/12/ecco-come-si-potra-risolvere-la-grave.html>.

6) Con la risposta del Ministro Biondi ed esposizione scritta della vicenda, mi sottoposi spontaneamente a controllo psichiatrico di autorevole Collegio medico della ASL di appartenenza, il cui esito potete leggere a questa pagina Web:

<http://wwwnew.splinder.com/mediablog/Inenascio/media/21926199>.

7) Copia della risposta del Ministro Biondi , unitamente al responso di esame psichiatrico collegiale, feci pervenire con Raccomandata A.R. a mio fratello CIRO e moglie GRAZIA (cognata disgraziata + di mia sorella), contenente espressa diffida di consegnarmi i falsi accertamenti medici sul mio conto, sempre negatimi, pena per loro di citazione miliardaria, unitamente al professore BONAVITA.

Me li fecero pervenire immediatamente alla fine dell’anno 1994, dopo 9 mesi dal reato di falso in atto medico.

Così, purtroppo, non potetti sporgere una obbligata querela per scadenza abbondante dei termini prescritti da 6 mesi.

Senza potermi avvalere di una minima difesa legale per motivi economici, inoltrai ugualmente, in data 26/01/1995, personalmente in Procura, un dettagliatissimo esposto.

Allegai la lettera del Ministro BIONDI e il responso dell’esame psichiatrico collegiale dell’ASL di appartenenza.

Al Procuratore capo, dottor AGOSTINO CORDOVA, feci espressa richiesta di convocare il professor BONAVITA a cui io avrei ripetuta la SIMULAZIONE della terribile malattia da lui certificata e disposto il T.S.O. in clinica psichiatrica.

Speravo così di chiarire l’equivoco e di poter finalmente rientrare in famiglia ed abbracciare l’amatissima moglie e dilette 3 figlie, a cui avevo felicemente dedicato 30anni di lavoro doppio (minimo 16 ore/die, 15 anni da dipendente d’aziende e altri 15 anni in conto proprio con s.n.c.).

Ebbi anche l’accortezza, alla fine dell’esposto, come prescritto dalla legge, di fare espressa richiesta di ricevere notifica in caso di malaugurata eventuale archiviazione.

Dopo 2 anni, e solo per mio vivo interessamento, nel 1° semestre 1997 tutte le mattine mi recavo agli uffici del Tribunale, per aver conto dell’esito di oltre mezza dozzina di denunce ed esposti a Carabinieri e Polizia per terminare la guerra in atto con mia sorella, intenzionata soltanto a ridurmi “barbone di strada”, dopo il “divorzio” di fatto con tutti i familiari miei, di mia moglie e di mia cognata, moglie del fratello CIRO, ai quali non potevo più neanche comunicare per posta, in quanto respingevano al mittente.

Così riuscii ad avere la 1^ pagina relativa alla motivazione dell’avvenuta archiviazione del mio esposto contro il professor BONAVITA, pubblicato recentemente qui:

<http://wwwnew.splinder.com/mediablog/Inenascio/media/21926434>.

In data 25/11/2003, mi sentivo “forte come la morte” e, per ottenere l’onore di poter incontrare un Magistrato di P.M., pensai che l’unica possibilità (cosa per me impossibile dopo oltre mezza dozzina di denunce ed esposti prodotti in 8 anni) era quella di commettere volontariamente un “sapiente” reato, il primo della mia vita all’età di 64 anni.

Tanto, qualsiasi sentenza mi andava *certamente* di bene in meglio.

La sentenza del Tribunale di Roma, per competenza, è pubblicata qui:

<http://wwwnew.splinder.com/mediablog/Inenascio/media/21926471>.

Potrei ancora continuare ma mi fermo qui.

Termino questa lunga testimonianza confermando il mio sostegno a ZENIT, con il dono di 100,00 Euro al compimento del mio 71° Compleanno nel prossimo 23/01/2010.

Devo però scongiurarvi accoratamente di fare due semplici cose:

1) Nelle comunicazioni per e-mail che riceverò, preferisco assolutamente che al posto del mio nome anagrafico ENRICO ASCIONE, sia usato l’username INENASCIO PADIDIO, che letteralmente significa: In.En.Ascio Pa.diDio (= Indotto [p.p. verbo indurre, e sost.: persona priva di ogni studio e dottrina] Enrico Ascione [innamorato] Pazzo di DIO).

2) Di essere onorato di un riscontro, senza nessuna fretta, comunque non prima che un ottimo Redattore abbia letto TUTTO, quanto è doveroso leggere.

Non mi resta che augurare a tutta la Redazione di ZENIT con la dirigenza, un prospero Nuovo Anno 2010, tempo di Trionfo nella gioia, per il Nostro Signore GESU’ CRISTO, il vero PADRONE del MONDO, RE dei Re, UNICO di Eterna Gloria.

Buona lettura!

Inenascio Padidio :)
L’Uomo in “Felicità perfetta”, in termini di “Pienezza dell’Essere” dal 1/11/2003.
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P.S. – Ovviamente, questa preziosissima TESTIMONIANZA a ZENIT, così com'è, la pubblicherò, quanto prima possibile entro l’anno, sul mio citato “Diario in rete” Eascioblog, e su Splinder, poi la posterò in NOTA (per tutti i numerosi Amici FaceBook) e ovunque riterrò opportuno.

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