martedì 8 dicembre 2009

4° Anniversario dalla fine dell'Opera epistolare e profetica LA DIVINA COMMEDIA BIS









Nel 4° Anniversario dalla fine dell'Opera epistolare e profetica LA DIVINA COMMEDIA BIS, ho pubblicato le ultime 8 pagine, purtroppo in files JPG, dell'APPENDICE all'Opera, culminanti in due richieste alla Santa Sede, una denuncia al Vicario del Santo Padre, Em.mo Cardinale Ruini e una INTIMAZIONE alle prime 4 cariche della Repubblica Italiana: Azeglio Ciampi / Pera / Casini / Berlusconi.

Innanzitutto tengo a precisare che io ritengo le prime 4 cariche della Repubblica, così addivenute, per Volontà di DIO, in cui ho fede. Ritengo dette Personalità al posto di Dio, quindi attribuisco loro una incommensurabile dignità, perciò nutro per Esse profondo rispetto.

In effetti io cosa ho richiesto alla Santa Sede? Ho richiesto, nei miei confronti, di attenersi al Sacro Codice di Diritto Canonico. Ho poi sollecitato gli onori dell'Altare per l'indimenticabile Giovanni Paolo II "il Grande", che tanto ha influito sulla mia rigenerazione spirituale.

Cosa ho INTIMATO alle prime 4 cariche della Repubblica? Ho intimato che le leggi del codice civile e la nostra benedetta Carta costituzionale valgano anche per la mia persona.

Perché non ritenere che la stessa incommensurabile "dignità di persona" ce l'ha anche l'ultimo cittadino della scala sociale? Sono forse figli di una Costituzione minore gli operai proletari?
Senza questi, Voi delle famiglie borghesi e aristocratiche, come vivreste? Penso che ci debba essere un ragionevole reciproco rispetto. Invece non avviene! Per colpa di chi?

Ognuno si sente dio di se stesso, ma io ho interpretato, in 15 anni di vita vissuta, di essere Dio di tutti! Per il bene comune, a cui è finalizzata la nostra benedetta Carta costituzionale.

E, badate bene, per questo traguardo, sono stato disponibile a rinunciare a moglie, 3 figlie, tutti i familiari e anche a me stesso! Ho dato proprio tutto, ho imitato Cristo! Per darGli la Gloria dovuta! Non me ne attribuisco alcun vanto. Mi vanto piuttosto delle mie infermità e debolezze.

Carissimi connazionali, io sarei mentalmente malato?

La comune ragione e i più elementari princìpi giuridici attestano il contrario!
Riflettete!

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