martedì 22 settembre 2009

Una bella domanda su NUOVA ENERGIA di Antonella Randazzo.



NUOVA ENERGIA: PAOLO BARNARD CHE MONDO VORRESTI?

Questo è stato il mio commento:

«Paolo Barnard che mondo vorresti?», mi associo a questa domanda. Aggiungo: e Tu, Antonella Randazzo, che mondo vorresti? Non posso escludere di domandare: ma io... che mondo vorrei?

Rispondo per me, sottoponendomi al giudizio di chiunque, e gradirei conoscerlo con le dovute argomentazioni, se si desidera edificare il “bene comune”.

Fino all'età di 51 anni, io non sapevo affatto il mondo desiderato. Non avrei saputo dare la minima indicazione. Oggi, in età over 70, non ho alcuna difficoltà ad indicarlo, con l'auspicio che vi ci si possa addivenire al più presto possibile. Per il “bene comune”, scopo della nostra benedetta Costituzione, frutto del sangue di tanti martiri, nostri avi.

Un mondo dove ognuno, innanzitutto, sia ONESTO con se stesso. Come?
Optando a ritenere che «Conviene essere giusti», piuttosto che ritenere «Giusto quello che conviene».
Tra queste 2 opzioni che differenza c'è adottando la 1^ o la 2^ opzione liberamente?

Ho optato per «Conviene essere giusti», per la gioia di sentirmi poi totalmente LIBERO al cospetto della Verità, a cui sono addivenuto, per Grazia unica, con assoluta certezza in data 1/11/2003.
Diversamente, con la 2^ opzione, sarei stato limitato nella libertà, impossibilitato a superare me stesso. Quindi sarei stato DISONESTO per avvantaggiarmi ingiustamente, pregiudicando l'altrui libertà.

Concludo nell'auspicare un mondo dove NESSUNO dovrà imporre più niente a NESSUNO e ognuno avrà da combattere un solo acerrimo nemico: se stesso e nessun altro! Passando a non considerare più «Homo hominis lupus», bensì «Homo Hominis Deus».

Questo è l'unico modo per perfezionare la giustizia e la democrazia nel mondo globalizzato, ricchissimo di diversità umane, simili alle foglie degli alberi, che constatiamo ciascuna differente da altre, ma tutte con l’unica uguale denominazione di foglia. Ne deriva l’incommensurabile dignità della persona umana, qualunque essa sia.

Qual è l'unica condizione per concretizzare un umanesimo così auspicato?
Prendere atto definitivamente, attraverso la mia umilissima persona, che non siamo né "figli del caso", né "figli di Hegel" ma semplicemente "Figli di Dio" e vivere LIBERI, felicemente appagati della breve vita terrena dell'aldiqua, a prescindere dell'aldilà delle Religioni o Filosofie.

Ovviamente, mi riferisco alla "Realtà di Dio", indifferente a qualsiasi Religione e inaccessibile ad ogni Filosofia metafisica. Realtà assolutamente inedita, che viene alla luce, per la sola volontà (e in forza) della Luce stessa, chiamata DIO o come cavolo si voglia.

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